Ad Abbadia San Salvatore per assaporare la corroborante cucina toscana del Monte Amiata

Abbadia San Salvatore, come altri paesi amiatini viveva un tempo del lavoro delle miniere. Il territorio è vulcanico (come il paese di Radicofani su di una rupe basaltica) e i soffioni boraciferi in zona ne sono un esempio. Fino al 1970 si estraeva il cinabro, il solfuro da cui veniva ricavato il mercurio. Andate a visitare il museo di Abbadia o quello di Santa Fiora e ne rimarrete impressionati.

Se invece girerete tra i vicoli e la piazza di Abbadia verso l'ora di pranzo, fermatevi a provare la cucina dei Ghiotti (piazza della Repubblica, 47 – tel. 0577775273), locale raccolto in una saletta accogliente e giovane, sia come arredo che come gestione. Era tanto tempo che ne sentivamo parlare ma, a volte, bisogna sempre soppesare gli indirizzi consigliati... Al primo assaggio dei corposi tortelli di patate con sugo di funghi in bianco siamo state subito convinte della bontà delle vecchie segnalazioni; una pasta perfetta, un ripieno sapiente ed equilibrato. Così come la sfoglia di fettine di maiale con scamorza, funghi e melanzane tra le pietanze e lo sformato di verdure assaggiato di contorno. Finalmente uno sformato robusto, cremoso, con una sua struttura, che non ha paura di avere un po' di besciamella tra gli ingredienti per renderlo più solido ed invitante. Panna cotta al caffè e voglia di tornare per gustare altri i piatti!

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