Bellissima esperienza vissuta nel ristorante di fronte al Santuario

Il trend turistico “Monferrato” è in continua ascesa e la ristorazione del territorio – alla luce delle numerose prove del 2023 – è senza dubbio uno dei tasselli propulsori di questa crescita.

Ed ecco una prova tangibile di quanto detto. Siamo tornati dopo qualche tempo in questo Ristorante Osteria, affacciato sulla celebre piazza del Santuario Mariano di Crea, sorto secoli fa come stazione di sosta e di ristoro per i numerosi pellegrini. Poi, ad inizio millennio, il nuovo corso firmato dalla esuberante Paola e da Ugo, che condividono spazi e filosofia con due giovani protagonisti assoluti tra i fornelli, Marta Frola e Davide Caprino. A loro due, il merito di proporre una cucina della tradizione pulita e lineare, eseguita a regola d’arte nel piatto, e senza inutili fronzoli.
chef.jpgDetto questo, crediamo che miglior prova per noi e forse peggiore per loro non poteva che essere quel sabato sera, quando Casale invasa da una tempesta di vento e pioggia ha visto la chiusura di molti locali all’ora di cena. E i clienti si sono riversati qui, dove ne erano prenotati 60 (e già questo la dice lunga), per arrivare a contenerne 100. Appena arrivati colpisce una grande padella all’ingresso che scalda una paella, poi la prima sala che funge da bar e vende alcune specialità monferrine e infine il doppio salone, saliti i gradini sulla destra, dove c’è anche uno spazio con l’esposizione dei Grignolino della zona (la Grignolinoteca), con l’offerta di oltre 50 etichette della Doc simbolo del Monferrato.
ingresso.jpgE se Paola è una sicurezza in sala, a stupire, in una serata da sold-out, sono state anche le tempistiche di arrivo dei piatti e la perfetta sincronia e armonia del personale multietnico di sala! Un’autentica sorpresa.
interno.jpgVeniamo al menu. Tra gli antipasti, superlative la trilogia di Fassona battuta al coltello abbinata a bagna caoda (davvero ottima), fonduta, giardiniera (€ 15).
carne cruda2.jpgQuindi l'antica tartrà monferrina (è uno squisito budino salato) con fonduta di toma alle erbe aromatiche (€ 10); tra le altre proposte, la caponata estiva di melanzana con crostone (€ 12), i peperoni arrostiti in bagna caoda (€ 13), e il sommo tagliere di affettati di produttori locali (Miglietta, Anselmo e Colombano) a base di muletta, salame cotto, cacciatorino con giardiniera fatta in casa (€ 13).
flan.jpgSi passa ai primi piatti (€ 13) con i deliziosi agnolotti ai tre arrosti, al pari dei tajarin fatti in casa con ragù di coniglio grigio di Carmagnola.
angolotti.jpgCorretti i plin di malva e tarassaco con baccalà e crema di burrata affumicata, in alternativa a lasagnette di zucchine, basilico e scamorza, oppure pasta trafilata al bronzo fatta in casa al pesto di mandorle, basilico e pomodorino secco.
pansoti verdi.jpgTra i secondi, trionfa il ricco e sontuoso fritto misto alla piemontese dell’Accademia della Fricia (in carta senza doverlo ordinare anticipatamente) che, con i suoi 11 pezzi – semolino al limone e cioccolato, mela ed amaretto in pastella, bistecca, polmone, fegato, cervella, midollo, salsiccia, carote al burro -, corredato da un bagnetto verde squisito, rappresenta anche un bell’esercizio da parte della cucina (€ 20)
fritto misto.jpgmolto bMona la guancia di bue brasata al nebbiolo con polenta macinata a pietra del Mulino Marello (€ 15), e decisamente perfetto il coniglio grigio di Carmagnola in casseruola con peperonata oppure con le patate (€ 15).
carne.jpgUn ottimo trend che si chiude altrettanto bene con la proposta dei dolci (€ 7), dove eccellono la pesca con l'amaretto
dolce pesca.jpg
e il bonet al cioccolato della tradizione.
dolce bunet.jpgOra, in questo caso ci siamo fatti la stessa domanda di un locale a Cavaion Veronese, pieno di gente, ma con tutte le portate a posto. Ma perché mai non deve avere il massimo dei voti, che rappresenta la piena soddisfazione, un posto così divertente, capace di rappresentare come pochi altri tutta l’iconica cucina del territorio? La risposta l’avrete sulla prossima guida.

Ristorante Osteria Crea dal 1997

Serralunga di Crea (AL)

piazza Santuario, 7

tel. 0142940108

www.ristorantedicrea.it

info@ristorantedicrea.it

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