A Origgio, piatti curati, carne alla brace e gusto dell’accoglienza

Sono in gamba! Eccome se sono in gamba! Patron, cuochi e personale di sala di Cascina Malingamba (via per Lainate 33 – tel. 0294383789) a Origgio, a dispetto dell’insegna (che ricorda l’oste claudicante un tempo guida del locale), sono team davvero “in gamba”, appunto, di valore.

È una bella scoperta questo ristorante, creatura di quel Paolo Lazzaroni che è personaggio istrionico e imprenditore di razza del settore della ristorazione, che, in questo angolo di Lombardia, dove, inspiegabilmente – visto che si è a due passi da Rho Fiera, dal frequentatissimo centro commerciale di Arese, dall'area dove si è svolto l’Expo, da Malpensa e dall'uscita dell'autostrada – sono mosche bianche le tavole che valgono, ha avviato un’avventura di gusto che rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che amano cose buone e belle e mangiar bene.

Il locale, una cascina del primo Novecento, è molto accogliente, con il grande, comodo, parcheggio, le salette interne eleganti, con le travi a vista, i tavoli apparecchiati in modo impeccabile, il camino e la grande griglia, il dehors, ideale per la bella stagione. Diciamo subito, che una volta arrivati, sia che abbiate percorso la SS 33 del Sempione sia che siate usciti dall’A4, con il casello di Lainate che è a 5 minuti, Milano o padiglioni fieristici, entrambi vicinissimi, vi sembreranno lontanissimi, visto che qui è un’oasi di pace, in un fazzoletto di campagna quieto, che, con la sua serenità riposante, mette subito di buon umore. Ma se l’ambiente è un primo must, a conquistarvi saranno accoglienza, vini e cucina, il tris d’assi inaspettato che cala “Malingamba”.

Patron Paolo ha affidato la guida del ristorante a Greta Sposari, che segue il servizio, a suo fratello Manuele, che è chef, ed a Rocco Incarbone, responsabile di sala. I tre, giovani e talentuosi, sono amici (Manuele e Rocco erano compagni di scuola) e l’affiatamento è un plus che si aggiunge alla loro professionalità, riflettendosi su attenzione verso la clientela e nel lavoro di preparazione dei piatti.

La cantina è da applausi, frutto della selezione appassionata e competente di patron Paolo. Invitante, goloso, il menu, studiato nel rispetto della stagionalità delle materie, e con il desiderio di far convivere la tradizione e la creatività.  

Per voi, uovo cotto a bassa temperatura o vitello tonnato, poi stragoloso risotto Carnaroli cacio e pepe lime e bottarga di muggine o linguine alle vongole, quindi, di secondo, per i carnivori imperdibile uno dei diversi tagli di carne alla brace, o salmone marinato alla barbabietola.

Semifreddo ai tre cioccolati a chiudere un'esperienza che non vedrete l'ora di ripetere!

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