Nziria è l'amaro artigianale che unisce gusto e impegno sociale, firmato Spiriti Resistenti

Nziria, in napoletano, ha più di una sfumatura. È il capriccio che sfocia nel lamento, ma è anche qualcosa di ostinato, che non si rassegna. Perché dare questo nome a un amaro? Tutto si spiega raccogliendo la storia di chi lo ha creato. Un collettivo dal nome “Spiriti Resistenti”, costituitosi nel 2022, che unisce da Nord a Sud, da Scampia a Torino, un gruppo di persone che vuole dare aiuto e supporto economico a chi ha perso un proprio caro lungo le rotte dei migranti, che sia la temibile rotta balcanica, come i deserti del Messico o della Tunisia. Ma che non vuol darsi vinto, e continua ostinatamente la ricerca, per dare il giusto valore a ogni singola vita.

«L'esempio è arrivato da Mario Vergara, che nel 2012 ha visto sparire il fratello in una delle zone più violente del Messico, e per cercarlo si è finanziato con la vendita di bottiglie di Mezcal nella metropolitana di Città del Messico – raccontano dal collettivo –. Da qui l’idea di fare qualcosa per aiutare Mario, le “Brigadas de busqueda” e le madri e i famigliari degli scomparsi nel Mediterraneo. Tutti gli utili sono destinati alle campagne di finanziamento, e le 1500 bottiglie vendute sono già un risultato inaspettato».

Se l'etichetta di Nziria è stata realizzata dal giovane illustratore Vincenzo Del Vecchio, finalista Premio Andersen, e raffigura la Madonna dei Mandarini protagonista della poesia di Ferdinando Russo, la ricetta è stata ideata e sviluppata da Dennis Zoppi, uno dei più eclettici bartender della scena italiana (e non solo) e proprietario di una distilleria urbana a Torino. Con lui, Giacomo Donadio, consulente nella formulazione di liquori e uno dei soci fondatori di Spiriti Resistenti.

Con la volontà di unire in un prodotto unico le erbe e i profumi floreali del Mediterraneo con le terre aldilà dell’Oceano, sono state estratte diciassette tra erbe e spezie, di cui in entrata si percepisce nettamente il rabarbaro, la china, la genziana e le artemisie, che conferiscono un’ottima struttura in grado di sostenere perfettamente la gradazione alcolica. Il timo e l’achillea apportano una componente lievemente astringente, e – insieme a maggiorana e il coriandolo – conferiscono una caratterizzazione aromatica ricca e di gran evoluzione.
nziria_eticnetta.jpgIl finale è elegante, caratterizzato da una gradevole e non eccessiva persistenza amara e una freschezza in cui si esalta la parte floreale di rosa, luppolo, sambuco, gelsomino e quella agrumata di arancia e pompelmo, che conferiscono un’eccezionale bevibilità complessiva. Proprio i luppoli - provenienti da coltivazioni italiane gestite dalla Cooperativa Luppoli Italiani – estratti con alambicchi sottovuoto a basse temperature, in grado di salvaguardare lo spettro aromatico, caratterizzano ulteriormente un prodotto che si è fatto apprezzare anche al concorso mondiale “World Liqueur Awards” del 2024, dove lo scorso maggio ha ottenuto una medaglia d'argento.

Ma meno ci importa, questa volta, della bontà della bevuta. L'intento vale doppio, e il costo di una bottiglia – 25 euro sullo store online di Spiriti Resistenti – è un piccolo contributo per questo progetto solidale.

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