Riflettori accesi su un locale che regala un’esperienza davvero sorprendente a ogni livello: cucina, servizio, personale e ambienti

Partiamo proprio dal fattore umano che vede protagonisti un patron appassionato del suo lavoro, cortese e professionale, Gianluca Spinola, che opera in sala con una ragazza genovese, Alice Boero, che sprizza entusiasmo e bravura da ogni poro. In cucina, lo chef Papa Thomas – che ha lavorato nelle cucine di Villa Sparina – regala emozioni con utilizzo di materie prime eccellenti, arte sopraffina e impiattamenti che lasciano il segno.
esterno.jpgIl ristorante è ospitato all’interno dell’Hotel Corona e, per accedervi, si percorrerà un bellissimo giardino molto curato e si attraverserà un porticato dove, ai due lati, fanno capolino i banchi per la mixology.
sala.jpgVarcato l’uscio, ecco davanti a voi un ambiente elegante e curato nei minimi particolari; il soffitto con gli archi a volta di color pesca, i toni crema delle pareti, i bei tavoli rotondi opportunamente distanziati tra loro, e i due ampi spazi di design destinati a conservare i vini (refrigerati e non); e qui, corre l’obbligo di un plauso a Gianluca per aver realizzato una carta dei vini assai ricercata, completa e mai banale.
sala-bottiglie.jpgGià l’entrée ha il suo valore: Mini Burger di salsiccia di Bra, Fassona piemontese, maionese alla senape; vitello tonnato con il suo fondo; salvia in tempura. In accompagnamento, burro della latteria Inalpi leggermente salato, deliziosi pane e focaccia di loro produzione con le farine Petra, fragranti grissini del Castello di Trisobbio.
antipastini.jpgSi inizia poi “ufficialmente” con delle saporite frittelle di baccalà, patata, olio al prezzemolo (€ 14), in alternativa a vitello tonnato all’antica maniera (€ 16), battuta di coltello di Fassona piemontese (€ 15), cipolla di Castellazzo Bormida ripiena, cotta al forno (€ 14), crema di cavolfiore, acciuga, limone, briciole di bruschetta (€ 14), e anguilla di Comacchio alla brace, carciofi di Albenga, vermouth di Cascina Binè (€ 20).
fritto.jpgTra i primi, a regola d’arte la pasta e fagioli (€ 14), semplici i cappelletti in brodo (€ 16)
tortellini brodo.jpge gli agnolotti del plin ai tre arrosti (€ 16); in carta, anche tortelli cacio e pepe, gambero rosso di Mazara del Vallo (€ 24), carnaroli alla milanese, ragù di coda alla vaccinara (€ 20).
plin.jpgMa facciamo un passo indietro... prima di proseguire e vi diamo un consiglio spassionato. Al momento della consegna del menu, ordinate subito – attesa di 50 minuti opportunatamente segnalata a voce che vale la pena – un piatto sontuoso che varrebbe il viaggio anche… dalla Lapponia o dalla Nuova Zelanda, il Pollo Ficatum della Corona (per 2 persone - € 45) cotto in forno: dolce, tenerissimo, saporito, squisito!!! I polli sono selezionati presso Greppi, allevamento biologico di Vercelli e vengono nutriti con farina di fichi secchi.
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pollo.jpgMa ottima per sapore e consistenza, è anche la guancia di Fassona piemontese brasata al “Gavi”, purea di patate di montagna (€ 20).
secondo-purea.jpgCi sono anche il bollito misto (€ 20), la bagna caoda (€ 22), cervella di vitello, spinacino in agrodolce e limone (€ 18), e infine baccalà di Giraudo all’Acquese (€ 25). Materia prima proveniente da un macellaio di fiducia di Novi Ligure, Davide Oberti.

Si vola alto anche con la proposta dei dolci (da 8 a 10 €): la scelta potrà ricadere sul bacio di dama scomposto, squisito
dolce-creme meringhe.jpgal pari del bonet alla monferrina; ed ancora il tiramisù, il Monte Bianco o panettone allo zabaione.
dolce-castagne.jpgNon avete ancora prenotato?

Locanda Del Santo Bevitore - Albergo della Corona

Novi Ligure (Al)
Corso Romualdo Marenco, 11
tel. 0143 150 0530

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