Cucina golosa, buoni vini e accoglienza fatta con il cuore, i segreti di uno dei migliori ristoranti di Milano

È il 1969 quando Piero Sagresti, piacentino, si trasferisce a Milano. Conosce Pia. È l’amore della sua vita, e la sposa nel 1970, dopo aver acquistato una latteria in piazza Aspari, che gestiranno per anni come bar latteria. Nel 1987, trasformano il loro locale in ristorante. È l’inizio di un nuovo capitolo della loro storia, che darà loro grandi soddisfazioni.

Oggi Piero e Pia (piazza Aspari, 2 – angolo via Vanvitelli – tel. 02718541), locale della nostra predilezione e baluardo della cucina piacentina nel capoluogo lombardo, vive una nuova, ulteriore, stagione di successi, con l’ingresso al fianco di Piero e Pia della figlia Micaela, e grazie al gradimento del pubblico che, con il tutto esaurito, pranzo e cena, dice che questo è indirizzo dove si mangia bene e ci si sente a casa come in pochi altri locali della città.

In uno dei tavoli della saletta al piano terra, o sul piccolo balconcino del piano superiore, o ancora, nella bella stagione, nel dehors. Seguiti in modo professionale dal “trio” Sagresti o dalla brava Barbara che li affianca in sala. Con una bottiglia (o qualche vino a bicchiere) della bellissima cantina, in cui troverete selezione di vini frutto di competente selezione.

Via con la “nostra” coppa piacentina e giardiniera di nostra produzione, con i cotti di Capitelli di Borgonovo Val Tidone (pancetta e prosciutto che avevano entusiasmato il popolo di Golosaria!) o con patè di fegato d’oca con cipolle rosse.

Poi tra i primi, il piatto che vale il viaggio, quei pisarei e fasò che come li fanno qui non li troverete da nessuna parte, piuttosto che i turtei di magro o i tortelli di zucca al burro fuso salvia e Parmigiano.

Di secondo? Il giovedì il bollito misto! Con cotechino, gallina, lingua, testina, mostarda, salsa verde nel piatto. Gli altri giorni, la costoletta di vitello alla milanese, il rognoncino di vitello trifolato, il baccalà in umido con polenta, il coniglio disossato ripieno cotto al forno o una buona padellata di patate e carciofi.

A chiudere, commovente creme caramel (una leccornia, nei menu sempre più introvabile), o sabbiosa e crema al mascarpone. Piero e Pia vi entrerà nel cuore!

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