Con l’oste Gunnar Cautero ed il suo team affiatato, emozioni e gusto con piatti a tutta gola e selezione di vini da appassionati

L’anima friulana di Milano è Gunnar Cautero, gigante buono dal cuore proporzionato alla sua stazza, e alfiere instancabile di cose buone, ricette e vini del suo amato Friuli Venezia Giulia. Il suo hashtag #iosonofriuliveneziagiulia. Ma in verità, per tutti, e per Milano, soprattutto, lui è “L’Oste”. Con la O maiuscola. È il “titolo” di cui più va orgoglioso, anche se i riconoscimenti che hanno accompagnato il suo percorso professionale sono innumerevoli. Ultimo, ma non certo ultimo per importanza, e proprio di questi giorni, il conferimento da parte di due mostri sacri della sommellerie internazionale come Giuseppe Vaccarini e Fabio Scarpitti, della spilla Aspi, che riconosce il suo esser sommelier professionista e di valore. 
stazione-tre.jpgDa sinistra, Fabio Scarpitti, Giuseppe Vaccarini e Gunnar CauteroMa si può forse non dire che per il suo essere anche enotecario professionista, il suo locale si fregia del prestigioso simbolo di Vinarius, l’associazione che dal 1981 raccoglie le realtà che sono eccellenze d’Italia, e di Enoteca Regionale FVG? Nella dedica, le radici e il cuore del suo percorso.
«Al mio papà che più di una volta mi ha indicato la strada, alla mia famiglia "vittima" e complice di assaggi e degustazioni, alla mia mamma che ha sempre fatto il tifo per me anche quando sbagliavo e a Emilio Isgrò, che per quanto famoso e importante ha materializzato un pensiero comune, rimanendo tuttavia, una persona geniale e umile anche a cospetto di ominicchi potenti».  

Oggi, vi aspetta a NoLo, quartiere emergente di Milano, come dice l’insegna, a due passi dalla Stazione Centrale, nella sua Osteria della Stazione l’Originale, che è osteria vera, non di quelle finte nate negli ultimi tempi, e che vi accoglie con le sue mura secolari, le travi in legno a vista, quadri, il pavimento in cotto, il grande camino con stemma, i tavoli con le tovagliette di carta.
stazione-muro.jpgÈ un luogo dove ci si sente subito a casa, ed in cui la personalità istrionica e gioviale di Gunnar, mette subito a proprio agio. Da alpino e uomo di sport qual è, naturale per lui fare squadra, e di questo suo gusto del lavorare insieme, dice l’affiatamento formidabile che ha con il team di valore che lo affianca. Questo si traduce in una cucina e un servizio che viaggiano in sintonia, mettendo nel piatto e nel cuore sorrisi e felicità.
stazione-pane.jpgIn tavola? Ricordatevi che siete nel “Consolato friulano indipendente” del capoluogo lombardo. Quindi, quando vi siederete, preparatevi a fare un entusiasmante viaggio nelle terre del Nord Est, con piatti di ottima fattura, che valorizzano al meglio ingredienti di meditata selezione, con le proposte di tradizione e territorio che hanno ruolo da protagoniste. Cosa troverete?  Detto che il frico qui ha celebrazione senza eguali, si possono forse non assaggiare musetto e brovada Dop o il torcione di foie gras fatto in casa? 
Di primo, a nostro avviso imperdibili golosi come sono, i cjalsons con i porcini, autentico boccone paradisiaco.Ma non saranno da meno gli gnocchi ripieni di varakhara e figomoro da caneva, o, in omaggio a Milano, il risotto allo zafferano al salto. 
stazione-primo.jpgDi secondo coscia d’oca affumicata o baccalà mantecato, senza dimenticare che formaggi e salumi, rigorosamente delle terre di confine, sono uno spettacolo, e, in un certo senso, sarebbe un peccato non assaggiarli. Gubana classica o tiramisù fatto in casa il dolce finale.
stazione-titolare-bottiglia.jpgIl vino? Come avrete capito, siete in uno dei locali più cari a Bacco della città. Chiedete e avrete il meglio delle produzioni del Friuli Venezia Giulia. Una piccola chicca? Provate il vino dell’oste. Sì avete letto bene, perché Gunnar, mettendo in campo la sua competenza e la sua passione, ha indossato anche gli abiti del vignaiolo, e con dei grandi produttori, ha avviato una produzione di vini, con risultati di tutto rispetto. Assaggiate il suo Isonzo del Friuli Chardonnay Maistri 2018 prodotto con Colmello di Grotta, e dedicato all’amico e musicista Marco Rossi. Fresco, sapido, di somma eleganza, vi restituirà l’emozione di quei bianchi verticali e autentici come la terra in cui nascono, che con la loro classe non è difficile intuire perché abbiano stregato i palati di tutto il mondo.
stazione-bottiglia.jpgTornerete? Eccome se tornerete!   

Osteria della Stazione l’Originale

Via Popoli Uniti, 26
Milano
Tel. 0228381700

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