Si trova nel quartiere Dergano di Milano

Cucina a chilometro 1.200. Quanto la distanza che separa Milano da Vibo Valentia, località d’origine del titolare. Ma soprattutto è la cifra di una sfida: aprire una trattoria autenticamente calabrese - nelle atmosfere, nei piatti e nei prodotti - senza nulla di fashion o alla moda: Alduccio Taverna Calabra.
Alduccio-esterno.jpgOrgogliosamente tradizionale, per fortuna (ed è un caso più unico che raro a Milano) anche nei prezzi, alla portata di tutti. Qui si sta bene e lo capisci dalle tre vetrine che danno sulla piazza dei giardini, piene di luci, che fanno intravvedere i tavoli rustici di legno da autentica trattoria.
alduccio-sala.jpgL’accoglienza è semplice, con il sorriso. Il menù non è diviso tra antipasti, primi e secondi, ma piuttosto tra ciotoline, piattini, sfizi caldi, piatti e i “mitici". E allora spazio ai sottoli che sono un vero e proprio orgoglio della cucina calabrese: per noi (buonissime) le olive schiacciate, croccanti come dovrebbero essere per farsi tirare l’una dopo l’altra. Ma ci sarebbero anche le melanzane, i pomodori secchi speciali, i carciofi o la cipolla in agrodolce.
alduccio-olive.jpgQuindi tra gli sfizi caldi imperdibili le polpettine di zia Tina, con carne, pecorino, pomodoro e ‘nduja di Spilinga, rustiche, semplici, da scarpetta (super!).
alduccio-polpetta sugo.jpgE poi le cotolette di alici, con la panatura spessa e croccante, i pipi (peperoni) e patate, la braciola di melanzane.
alduccio-alici fritte.jpgLe paste annoverano una eccellente Struncatura, con acciughe, olive, capperi e datterino giallo, ma anche la fileja con ‘nduja, con datterino rosso oppure con “ovo e malangiani” cioè pomodoro, uova soda, melanzane e pecorino.
alduccio-stroncatura.jpgTra i mitici la nostra scelta è caduta sulle costine di suino nero calabrese, morbidissime e gustose, ma avremmo potuto trovare soddisfazione anche con i pipi ammullicati (cioè peperoni arrostiti con tonno, pecorino, mollica di pane e guarniti con scaglie di peperoncino) o con la malangiana china cioè la melanzana ripiena con quanto leggi sopra e probabilmente qualcosa in più.
alduccio-secondo.jpgIl dolce è a sua volta semplicità: la crostata oppure il mitico tartufo di Pizzo che arriva da una gelateria locale (e non potrebbe essere diversamente) presente anche sul nostro Golosario, la gelateria da Enrico.
alduccio-bottiglieria.jpgSui vini nessun compromesso: ci sono solo vini calabresi, un invito a scoprire vitigni non certo scontati, come il Pecorello di Colacino o i vini di Senatore, per citarne alcune fra i nostri Top Hundred.

Si esce sazi, ma leggeri, perché Alduccio sa proporre una cucina sì caratteristica e consistente ma di sicuro ben fatta, con un’ottima scelta di prodotti che non rischiano di disturbare la digestione.

Conto leggero, sui 35 euro, e che gran voglia di percorrere quei 1.200 chilometri. E poi non dimenticate la Bottega, per acquistare alcuni prodotti da portare a casa.

Alduccio Taverna Calabra

Via Cesare Brivio, 13
Milano
Tel. 02 97104110

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