A Molare, l'apicoltura nomade di Alberto e Rosanna Gavillucci celebra la biodiversità del Monte Beigua

L’Alta Valle d’Orba, splendida e incontaminata terra boschiva di confine tra Piemonte e Liguria, è l’ambiente dove nasce questa ottima gamma di mieli.
alveari.jpgTre lustri fa, a Molare, borgo arroccato su un antico terrazzamento scavato dal torrente Orba, Alberto Gavillucci ha iniziato a seguire le orme di un anziano apicoltore della zona, per poi rimanere letteralmente “rapito” da tutto ciò che ruota attorno al mondo delle api. Una passione che ha coinvolto anche la moglie Rosanna…e da lì ecco subito l’adozione di una prima famiglia di api (denominata anche “colonia” o “sciame”), fino a raggiungere le 80/90 attuali.
favo.jpgNella stagione invernale, gli alveari sono stanziali a Molare in località Battagliosi, ma è da maggio a settembre che si assiste allo “spettacolo” del nomadismo inseguendo le fioriture - si parte da biancospino, tarassaco e ciliegio - che man mano si rivelano in questo ampio comprensorio, fino a raggiungere gli oltre 900 metri d’altitudine del monte Beigua che sorge sullo spartiacque ligure-padano, e rappresenta la più vasta area naturale protetta della Liguria. È stato anche riconosciuto come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali (UNESCO Global Geoparks).
La sua natura ha consentito la sopravvivenza di una ricca vegetazione che, in periodo di fioritura, costituisce un'ottima fonte trofica per le api. La buona diversità floreale (impreziosita da variopinte specie endemiche quali: Viola Bertolonii, Cerastium utriense, Asplenium cuneifolum, Daphne cneorum, Cheilantes marantae), il clima mitigato dalla vicinanza del mare rendono questo comprensorio un'area in cui sussistono condizioni particolarmente favorevoli per l'allevamento delle api e per la produzione di ottimi mieli monoflora.
lavorazione.jpgTerminata l'instancabile raccolta del nettare da parte delle api, Rossana e Alberto liberano da esse i melari ricolmi di miele e si dedicano con perizia alla sua trasformazione. Top, il miele del Beigua che raccoglie varie fioriture, al pari del millefiori primaverile e di quello estivo. Particolarmente limpido e delicato il miele d’acacia.
miele acacia.jpgIntenso, deciso e dal gusto amarognolo, il miele di castagno; di aspetto simile ma totalmente differente è la melata, che deriva infatti dalle secrezioni zuccherine che le api bottinano da parassiti delle piante, appartenenti all’ordine dei Rincoti. Ha un sapore deciso da mediamente a poco dolce, con punte di sapidità.

Apicoltura Alta Valle d’Orba

Molare (Al)
loc. Battagliosi, 67
tel. 3397292308 - 3384348027
apicoltura19@gmail.com

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