Mezzolitro, piatti e vini abruzzesi a Rho!

A due passi dal celebre Santuario dell’Addolorata, e a pochi minuti da Fieramilano, un locale accogliente dove gustare una golosa interpretazione delle specialità tradizionali della cucina abruzzese

Il pecorino di Farindola e il Canestrato di Castel Del Monte, il salame di pecora stagionato in cera d’api e le paste artigianali del piccolo laboratorio di Elice. E ancora la carne di agnello marsicano e i celebri arrosticini. Se amate l’Abruzzo, i suoi prodotti, quei vini protagonisti di un’edizione memorabile di GolosariaWine nella scorsa primavera, e i suoi piatti tradizionali, la vostra meta è a Rho.

A pochi minuti dai padiglioni di Fieramilano, in un angolo affascinante del centro storico, tra viottoli romantici e a due passi dal celebre Santuario dell’Addolorata, uno dei più importanti luoghi di culto mariani lombardi. L’indirizzo che vi suggeriamo è Mezzolitro, locale con cui i titolari, Simona De Santis e Fabrizio Paltrinieri, han voluto portare atmosfere, profumi e sapori abruzzesi, in terra lombarda. Missione riuscita.
L’ambiente è molto confortevole, con le salette in stile moderno con i tavoli ben distanziati e le vetrine frigo che dicono dell’attenzione che qui è riservata al vino (con la selezione di cantine, che, per scelta coerente rispetto alla filosofia del locale, mette su un piedistallo quelle delle diverse province dell’Abruzzo).
La cucina è affidata a Davide Foletti, cuoco giovane ma che sa il fatto suo, e che vi sorprenderà per la sua interpretazione di valore delle specialità abruzzesi. Da un menu che segue la stagionalità delle materie prime, pallotte cacio e ova (polpette di pane e pecorino con salsa di pomodoro) o “il pecoreccio” (pecorino con marmellata, salumi artigianali abruzzesi dell’azienda I Salumieri di Castel Castagna, friggitelli e pomodorini, bruschetta con ventricina).
Di primo, buonissimi i gnocchi alla marsicana (gnocchi di patate del Fucino con salsiccia, zafferano e pecorino), fatti secondo la ricetta della nonna di patron Fabrizio.
O chitarra alla teramana (spaghetti alla chitarra di Elice con polpettine, fatte a mano, di carne di manzo e maiale, pomodoro e pecorino). O ancora, “ceci e castagne” (zuppa di ceci con castagne al forno e rosmarino).
Tra i secondi, pecora protagonista, proposta sia come tartare sia come tagliata, o stracotto al Montepulciano d’Abruzzo.

A chiudere golosità imperdibile il fiadone “de nonna Maria” o “pecoramisù” (con ricotta di pecora, bagna di cannella, arancia e granella di amaretti).
Questo locale vi conquisterà!