Due giovani del Biellese, partiti da una start up oggi hanno raggiunto il milione di confezioni

Buronzo è un paese della Baraggia vercellese con 833 abitanti, un bel castello e una stazione chiusa al traffico dal 2012. Naturalmente ci si conosce tutti.
Luca Rosa e Nick Ranghino, rispettivamente del '95 e del '96, tre soli mesi di differenza, sono stati vicini di casa, hanno giocato insieme da bambini, hanno frequentato la stessa scuola elementare e ora condividono un’avventura imprenditoriale che lascia a bocca aperta per la novità intrinseca e per la razionalità organizzativa.
benna-titolari.jpgTutto cominciò nel 2014 con un viaggio di Luca nella magica Praga; lì scoprì l’idromele, la medovina in praghese. È sicuramente la più antica delle bevande alcoliche, fermentata dal miele, a metà tra il vino e la birra.
benna-idromele.jpgL’uso dell’idromele va dall’antico Egitto all’antica Grecia, dall’Inghilterra celtica alla Scandinavia vichinga e, dopo il viaggio di Luca, l’idea dell’idromele arrivò a Buronzo e fu comunicata con entusiasmo all’amico Nick. A 18 anni l’idea di prodursi in casa una bevanda alcolica speciale è affascinante, ma il primo risultato non è quasi mai un capolavoro. Per continuare ci vogliono senso pratico e tenacia unite a estro e fantasia. Le prime due sono le qualità di Luca, il resto è di Nick.

“Nel 2016 – dice Luca che ha studiato enologia ad Alba – avevamo ottenuto un prodotto decente. Avevamo scelto una strada tutta nostra: una bevanda con una parte zuccherina più forte, con una gradazione bassa, simile a quella della birra, più gasata. Il nostro idromele era dissetante e fresco e, soprattutto, adatto alla miscelazione”.

Dal 2016 al 2018 si dedicarono all’affinamento del prodotto e alla promozione commerciale. Avevano creato la loro azienda, la Meadlight Drinks srl e Principio, un idromele assemblaggio di 6 mieli diversi con una bella calibratura di gusti e profumi. Il prodotto convinse talmente il loro principale fornitore di miele, Massimo Mengoli di Apicoltura Piana, il più importante d’Italia, da farlo diventare investitore partecipe del progetto.
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Il loro stabilimento di produzione l’avevano creato in un capannone a Benna, in provincia di Biella, a causa della miglior qualità dell’acqua. Principio ebbe un certo successo: nel primo mese e mezzo ne vendettero 5.000 bottigliette.  Era il 2019 e tutto sembrava andare per il meglio. I nostri eroi prevedevano per il loro Principio una crescita tranquilla e costante, fino ad arrivare a 100.000 pezzi all’anno. Invece è arrivato il Covid. All’inizio dell’attività, con il 100% di clientela ho.re.ca. chiusa, la situazione avrebbe potuto stendere chiunque, invece ha stimolato la creatività ed è nata Bubble Bespoke.
benna-bibite.jpg“Produciamo bevande sodate e cocktail Ready to drink, completamente su misura – dice Nick che, prima di approdare alle bibite, ha studiato Fashion Design – L’idea è nata dalla voglia di dare la possibilità di sperimentare con la produzione di ricette e prodotti, a più locali e brand possibili, in modo tale che un bar possa sviluppare la sua tonica completamente personalizzata oppure proporre in lattina il cocktail più venduto. Non abbiamo un catalogo di prodotti dal quale scegliere, per ogni progetto si riparte. Dopo aver parlato del progetto, si passa alla ricetta e alla ricerca degli ingredienti, ogni volta si parte da zero, individuando ogni singolo componente. Per quanto riguarda la parte di packaging, lavoriamo con tre differenti opzioni: lattina vetro e fusto, con la scelta di formati diversi e personalizzazione su ogni versante, partendo dall’etichetta, arrivando alla scatola scegliendo tra diversi materiali. I nostri minimi di produzione sono molto più bassi rispetto alla media del mercato della produzione in conto terzi di bevande sodate, grazie a uno stabilimento produttivo costruito con un’idea di flessibilità completa. Produciamo con processi artigianali e standard qualitativi industriali. Imbottigliamo con un sistema isobarico, in grado di mantenere il livello di gasatura, senza perdite, con una precisione al grammo. Abbiamo all’attivo diverse collaborazioni, che spiegano perfettamente il grado di personalizzazione a cui possiamo arrivare. Siamo partiti a metà 2021 e a oggi abbiamo sviluppato più di 40 prodotti e ricette diverse. Nel 2022 puntiamo a vendere 1 milione di pezzi”.
benna-ultima.jpgAbbiamo assaggiato alcuni campioni, la tonica, la ginger beer, il Basilichito sorprendente sodato al basilico ligure realizzato per Borea & Rossi di Albenga, le sode prodotte utilizzando piante invasive come l’abete rosso, il fico selvatico… i cocktail in lattina come il Moscow Mule che sembra appena fatto dal barista… Le bevande sono tutte convincenti con un gusto naturale e originale. 
benna-birre.jpgHanno dovuto fare investimenti in macchinari ma l’idea ha trovato immediata rispondenza sul mercato. Hanno già 40 clienti tra catene e brand, tutti importanti. Tutti possono prodursi la loro bevanda, anche con l’erba aromatica sotto casa, viene offerta la consulenza anche sulla grafica e sul packaging. Erano 2 e hanno già potuto assumere 5 ragazzi, l’aria che si respira è di forte motivazione e di fiducia nel futuro. Naturalmente la prima cosa di cui ti parlano e che ti fanno assaggiare è l’idromele, il cemento della loro grande amicizia, il Principio. 
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Meadlight Drinks

Via del Romanino 4
Benna (Bi)
Tel. 39 015 4193206
info@meadlight.com
www.meadlight.com
www.bubblebespoke.com

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