Nella Baraggia biellese un ambiente raffinato in mezzo al verde dove apprezzare la cucina biellese e piemontese e i vini del territorio

Già palazzo comunale e stazione di sosta di commercianti e viandanti che dalla pianura viaggiavano in direzione di Biella, Cossato e delle valli biellesi, due anni fa l’edificio che ospita il ristorante è stato oggetto di una sapiente opera di restauro a cura di un gruppo di imprenditori locali desiderosi di rilanciare questa parte dell’area biellese che vede la presenza, oltre che del millenario Castello di Castellengo, di numerose aziende agricole, vitivinicole, allevamenti vari, attività di ristorazione e di accoglienza.
Dopo alcuni mesi di chiusura il locale ha riaperto a inizio giugno con la nuova gestione affidata a Elion Keci e al fratello Ilir. Elion, 40 anni, di origine albanese è in Italia dall’età di 16 anni e dopo numerose esperienze formative e professionali approda alla “corte” di Maurilio Garola, dapprima alla Ciau del Tornavento di Treiso e poi al Campamac di Barbaresco. Dal mese di settembre 2019 è lo chef del Circolo Sociale Biellese e adesso anche di questo locale.

Detto questo, abbiamo subito potuto apprezzare la presenza di un nuovo dehors che può ospitare circa 30 persone che si aggiungono alla cinquantina di posti nelle 5 accoglienti salette interne, dai toni raffinati color sabbia, tortora e carta da zucchero e con arredi essenziali. In una piccola saletta sono esposti tutti i vini fra i quali spiccano quelli di Castellengo e dell’Alto Piemonte oltre a quelli delle altre regioni italiane e ad alcuni stranieri.

A cena, dopo un paio di amuse bouche (spuma di burro e acciughe con fetta di salame, “tonno di terra” con pomodori secchi e nocciole)
cossato-carne cruda.jpgtra gli antipasti (10 euro) un ottimo vitello con salsa tonnata ricetta antica e il salmone marinato in agrodolce con bouquet in salsa di avocado e chips di pane aromatizzato;
cossato-tonnato.jpgcossato-salmone.jpgtra i primi (10 euro) la scelta è caduta sui ravioli al “plin” con ripieno di carne d’oca e il suo ristretto e sui tagliolini ai 40 tuorli fatti a mano con ragù alla monferrina;
cossato-plin.jpgtra i secondi (15 euro in media) abbiamo gustato il medaglione di filetto con mantello di coppa La Bruera, purea di patate e verdure spadellate e la finanziera, ricetta dello chef Elion.
cossato-secondo asparagi.jpgcossato-finanziera.jpgCome dessert (6 euro) il semifreddo al frutto della passione con coulis di frutti rossi e il bunet della tradizione con terra di biscotto e gelato fiordilatte.
cossato-dolce_tartelletta.jpgOltre che alla carta si possono scegliere 2 menu degustazione, il primo “Proposta menu dello chef Elion” a 35 euro e l’altro “Proposta menù Castellengo” a 30 euro, entrambi con antipasto, primo, secondo e dessert. Il pane, i grissini, le focacce e la pasta fresca sono fatti in casa.

I vini scelti in accompagnamento sono stati “Il Rosa” Coste della Sesia rosato 2022 di Centovigne e “Ilmore” Vespolina” Coste della Sesia rosso 2019 di Cascina Preziosa, entrambi di Castellengo.

Un plauso a chef Elion per avere in carta la finanziera, molto gustosa ma soprattutto una rarità almeno per quanto riguarda la ristorazione biellese. L’Osteria è aperta venerdì e sabato a cena e domenica a pranzo su prenotazione.
I prezzi sono giusti. Merita il viaggio!

Osteria della Villa

fraz. Castellengo, 13
Cossato (BI)
tel. 389 4266799
info@osteriadellavilla.it

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