Le sorprese che riserva la campagna vicentina non finiscono mai. Uno dei nostri locali del cuore è la Locanda di Piero a Montecchio Precalcino. Lo è per la quiete che si respira dentro al locale, curato con tanto amore, e lo è per la cucina di questo grande chef Renato Rizzardi, 54 anni, che lavora con innovazione e voglia di far stare bene il cliente.

Di alcuni piatti del suo menu, indica anche il prezzo della mezza porzione. E stiamo parlando di piatti come i filetti di luccioperca in salsa o della gradevole pollastra affumicata in casa con cous cous in saor all’arancia, buccia di arancia candita e uvette e pinoli. E che dire del panino farcito al fegato grasso d’oca con salsa al Torcolato e zenzerata di zucca. Fra i primi la scelta è ricaduta (sempre mezza porzione) sui gargati di mais Marano con intingolo di tasta sal, spugnole ed erbe aromatiche (spaziali) e sui tortellini di branzino con vongole veraci, piselli, infuso di mare alle erbe officinali e crudo di gamberi rossi. Era una tentazione anche il piatto di tagliolini al nero di seppia con carbonara di anguilla affumicata in casa. Tra i secondi ci ha colpito per la nitidezza dei sapori il trancio di branzino con sfogliata di patate, capperi, olive nere e finocchetto, ma anche il superbo stinco di maialino in crosta di pane e senape cotto a bassa temperatura con asparagi bianchi e polenta gialla. E poi la quaglia disossata e farcita alla pasta di tasta sal con radicchio di campo al tegame e salsa al Soave. Non rinunciate ai dolci: torta calda di pane e pere “putana” con sorbetto alla pera annegato nel suo distillato al cognac. È stata un’esperienza di gusto bellissima, più che radiosa.

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