A Chiaravalle milanese un indirizzo della nostra predilezione

Locanda Chiaravalle. Una delle novità della nostra GuidaCriticaGolosa. Uno degli indirizzi che con entusiasmo segnaliamo al mondo che verrà a Milano nei prossimi mesi. È il tema di Golosaria 2015, ponte suggestivo a Expo2015. Il gusto italiano, per noi, è sintesi di storia, cultura, genio, bellezza. Quella storia, cultura, genio e bellezza, che hanno nel monachesimo, interpretazione senza eguali, cui tutta l’umanità, mai come in questo periodo, è debitrice. Tra i simboli di questa avventura che prosegue da secoli, l’Abbazia di Chiaravalle, fondata nel XII secolo da San Bernardo, come filiazione dell’Abbazia di Citeaux. Esempio suggestivo di architettura gotica in Italia, in ragione dei lavori di bonifica dei terreni e di opere idrauliche svolte dai monaci che vi abitavano, in passato fu fattore di sviluppo economico di straordinaria importanza. Oggi è testimonianza silenziosa e imponente dei vertici cui può arrivare l’uomo quando non tradisce il suo cuore. Queste poche note, vi faranno intuire quale emozione abbiamo provato, nello scoprire che, a Chiaravalle milanese, a due passi da questa meraviglia senza eguali, nei locali che negli anni settanta ospitavano la Trattoria San Bernardo, dopo anni in cui ha cercato un’identità, la Locanda Chiaravalle (via San Bernardo 36 - tel. 025391851), già indirizzo della nostra predilezione, grazie a nuova gestione (che vede in regia Daniel Fiorenzano, che coordina il personale di sala e ai fornelli Massimiliano Meloni, chef talentuoso e dal curriculum importante, è allievo di Gualtiero Marchesi), vive una stagione felice come mai. Seduti in una delle salette romantiche, arredate in modo elegante, in un divertente gioco di antico e moderno. Con posate (dalla foggia originale) della prestigiosa coltelleria Berti di Scarperia (Fi) e bicchieri giusti. Bevendo uno dei buoni vini, di una selezione che valorizza le produzioni biodinamiche e biologiche. Da un menu che si modula su materie prime di eccellenza (di fornitori come Pedol, pescheria somma, o di Cazzamali, grande macellaio in Romanengo). Come antipasto gusterete cruda di Cazzamali con sedano di Verona senape in grani e pane all’uvetta o piccolo fritto mignon con polenta bianca e topinambour. Tra i primi, sontuoso risotto di Cascina Batttivacco, pistilli di zafferano e midollo o zuppa di cipolle rosse e crostone Altamura alle erbe di campo. Quindi, di secondo, pesce, con pescato del giorno o carni, con piccione (e chi lo fa più?), fiorentina o cotoletta panata ai grissini e datterino. Crostata al pistacchio e tiramisu a chiudere. E a dicembre saranno pronte le camere per accogliere gli ospiti di Expo2015! Il gusto della vita!



 

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