Su ilGusto.it la storia e vini di Tommaso Bosco, viticoltore di Castagnole Monferrato

Oggi su ilGusto.it Paolo Massobrio racconta la storia di Tommaso Bosco, architetto di 35 anni che, otto anni fa decise di tornare nel Monferrato per ridare vita ai vigneti dei suoi nonni.

Oggi possiede 8 ettari vitati e 15 coltivati a nocciole Piemonte Igp. Produce 20mila bottiglie l’anno.

Venendo agli assaggi, ecco il Ruchè di Castagnole Monferrato “Oltrevalle” 2020 che – dice Massobrio – “avvince con la sua nota di rosa damascata e un cuore di mandorla. È aromatico al naso, e in bocca la sensazione è quella del velluto puro con un finale amaricante”.

Poi, tra i rossi, il Grignolino d’Asti "Terre Rosse” 2021 con la caratteristica nota allappante e la curiosa Barbera d’Asti "Del Giglion” 2021.

Tra i bianchi è interessante il Monferrato Bianco "Il Falco” 2021, blend di chardonnay (70%) e sauvignon (30%), vellutato ed elegante; il Piemonte Riesling “Rubià” 2021, da uve riesling renano in purezza, “in bocca molto pieno, con finale fresco”, mentre a fine anno arriverà l’ultima scommessa di Tommaso: un vino ottenuto da uve slarina in purezza, un vitigno antico e raro del quale si erano quasi perse le tracce, che sarà vinificato in barrique, siamo curiosi di assaggiarlo.

Azienda Agricola Bosco

Castagnole Monferrato (At)
via Garibaldi, 96
tel. 340 9679826

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