Un nuovo cammino di 55 km da Cassine ad Altavilla fa rivivere l'antica via commerciale del 1454. Coinvolti dieci comuni per un progetto di valorizzazione turistica e culturale del territorio

Da oggi i Cammini che attraversano l’Alessandrino e il Monferrato registrano la nascita ufficiale de La Strada Franca del Monferrato, un percorso di 55 km diviso in 3 tappe che attraversano 10 Comuni: Cassine, Gamalero, Carentino, Bergamasco, Oviglio, Masio, Quattordio, Felizzano, Fubine e Altavilla.

Nel percorso, inoltre, si potranno ammirare ventuno chiese, trentacinque monumenti, quattro castelli, due torri medievali, dieci palazzi d’epoca, oltre a un “catalogo” di venti ristoranti, cinque alberghi, quindici trattorie e altrettanti bed & breakfast: ecco la carta di identità della Strada Franca del Monferrato, sentiero escursionistico, da Cassine ad Altavilla .

Questo Cammino ha radici storiche, in quanto la Strada Franca del Monferrato era una antica via di scambi commerciali tra il Basso e l'Alto Monferrato. Nel 1454 dopo la Pace di Lodi i due nuclei del marchesato del Monferrato tornarono a poter comunicare e collegare nuovamente la Liguria ai mercati di Felizzano, Astigiano e Vercellese come documentato in diverse mappe catastali dell’epoca. Oggi, il cammino, “ricostruito” e restituito al pubblico dopo una fase operativa sul campo che ha aggirato le proprietà private, insiste sull’80% dell’antica tratta: un risultato ottenuto anche grazie alla sinergia delle Amministrazioni coinvolte fin dai preliminari del 2019 che hanno anche messo a disposizione i propri archivi storici.
cassine.jpgSuddivisa in tre tappe, la Strada Franca del Monferrato collega in primis Cassine, punto di partenza, a Bergamasco, per un totale di 18 km. Punta, quindi, al Tanaro, raggiungendolo all’altezza di Felizzano dopo aver completato il secondo tratto di 20 km, ed entra nel Monferrato, chiudendo in ulteriori 17 km la terza tappa ad Altavilla.

Uno studio di fattibilità ne ipotizza una futura prosecuzione e suggerisce il coinvolgimento di Olivola, Frassinello, Moleto di Ottiglio, Sala, Treville, Pontestura, Camino, Grangia di Pobietto, Morano Po e Casale: quest’ultimi, pur non “storicamente” insistenti sul cammino, soddisfano le esigenze “infrastrutturali” del pellegrino che, nelle stazioni di pianura, può usufruire dei collegamenti ferroviari per il ritorno.

Lungo il sentiero sono visibili le tradizionali frecce direzionali e le tacche di vernice bianca e rossa, colori ufficiali dei sentieri di trekking e gli adesivi con il logo della Strada.

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