Intanto scatta il tempo delle ripartenze anche per la ristorazione, con il decreto fresco di approvazione e la conseguente coda di polemiche soprattutto riguardo la rivalutazione del coprifuoco rinviata a giugno che ha, di fatto, rischiato di spezzare l’asse di governo. Tra le date da segnarsi oltre all’ormai famigerato 26 aprile, giorno in cui in zona gialla riapriranno all’aperto i ristoranti, il 15 maggio per le piscine all’aperto e i centri balneari e il 1 giugno per le palestre. Entro questa data, però, si ridiscuterà del coprifuoco e del green pass per spostarsi tra le regioni in formato digitale. Dal 15 giugno poi sarà possibile organizzare fiere e dal 1 luglio riaprono i parchi tematici. Le incertezze però soprattutto riguardo la convegnistica restano molte. Lo ricorda il presidente di Veronafiere Maurizio Danese sulle pagine del Corriere della Sera: “Per il nostro settore la programmazione è tutto” scrive, chiedendo maggiori certezze sui protocolli e sulle date considerando che Veronafiere ha già riprogrammato il calendario dalla seconda metà dell’anno. @ Anche Villa Reale di Monza pronta a riaprire i battenti: sarà di nuovo accessibile dal 29 maggio, con una festa a ingresso gratuito. (Corriere della Sera) @ Intanto le chiusure delle frontiere hanno segnato ingenti danni non solo in Italia. Avvenire sottolinea come la chiusura dei resort sia stata un disastro per le economie di molti Paesi del continente e nel 2021 sono oltre mezzo miliardo le persone che rischiano di trovarsi in una condizione di estrema povertà. In Kenya oltre duecentomila disoccupati.
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