Da Gilberto Farina a La Piana di .... Brianza

Golosaria, a Milano, è la festa del gusto italiano. È la finestra su Expo2015 più radiosa. È il momento più atteso dell’anno da tutto il popolo della qualità. Tra i padiglioni del SuperStudio Più e sul palcoscenico, dal 15 al 17 novembre (www.golosaria.it) i migliori produttori di cose buone e di vini e i ristoratori d’eccellenza del nostro paese. Quest’anno l’attesa per l’evento è davvero spasmodica. Sul sito si fa a gara ad aggiudicarsi il biglietto per esserci. E produttori, vignaioli e chef non perdono d’occhio mail, telefono e fax, in queste ore in cui la redazione di Papillon inizia a svelare premi Golosario, Corone e faccini radiosi, new entry, cioè chi ha i riconoscimenti delle nostre guide critiche.

E il perché di ora in ora sale l’attesa per questa grande manifestazione, è semplice. Golosaria, e gli strumenti di comunicazione di Papillon, dal Golosario 2015 al nuovo portale www.ilgolosario.it uscito in questi giorni, fino all’app con i ristoranti della GuidaCriticaGolosa e all’Ascolto del vino, sono strumenti, che, chi li usa o vi è citato, sa, saranno mezzo di straordinaria importanza nei prossimi mesi, quando Milano, Lombardia e Italia, saranno meta di milioni di turisti di ogni parte del pianeta. Quanto agli operatori, non è una novità che Golosaria rappresenta l’occasione per conoscere in poche ore, eccellenze il più delle volte irraggiungibili in modo diverso. Un altro motivo di questa “attesa”, il fatto che per molti, Golosaria, è l’occasione per avere idee e spunti su cui impostare novità di lavoro, spesso rivelatesi vincenti.

Esempio di quello che diciamo, è una nostra corona radiosa storica. Gilberto Farina. Persona seria, molto preparata professionalmente, con umiltà non ha cominciato dal ristorante ambizioso, ma da una piccola trattoria di campagna, in provincia di Lecco. Ha sposato la nostra filosofia. Passo dopo passo è cresciuto e si è spostato in una città importante della provincia di Monza, a Carate Brianza. Oggi è eccellenza alla guida di uno dei locali, La Piana (via Zappelli, 15 - tel. 0362909266) che, in tempi di crisi, registra il tutto esaurito mezzogiorno e sera. Segreto del suo successo? Gusto, lettura della realtà con attenzione alle esigenze di oggi dei clienti, cucina d’autore, prezzi di rara moderazione. Soprattutto, valorizzazione delle mille risorse che la nostra terra offre (e che, noi di Papillon, da sempre segnaliamo come eccellenze). Esempio? In questi giorni, in carta ha menu degustazione (a 35 euro) dedicato alla zucca Bertagnina (De.Co. dal 2008, e che sarà una delle realtà protagoniste a Golosaria). Così come tra i primi piatti, gli gnocchi son di patate della vicina Oreno, patate a pasta bianca, farinosa, dal sapore particolarmente ricco e intenso. Tra i secondi, lo stufato o l’originale hamburger, se vi va, son di pecora brianzola (riconducibile al gruppo delle pecore alpine da carne, esemplari scampati all’oblio grazie al lavoro sapiente di allevatori che vi si son dedicati dal 1995). I formaggi son procurati da lui personalmente, da piccolissimi produttori, che perlopiù tengono vivi alpeggi.

Quanto alla cantina, ogni vino è frutto di meditata e competente scelta, con nessuna etichetta scontata e molti nostri Top Hundred ( che bellezza vederlo servire alcuni vini in Magnum!). Detto che il giovedì qui potrete gustare il menu del Gran Bollito Misto (a 35 euro), nella saletta elegante all’interno o nel piacevole dehors, potrete gustare, tra i piatti top faraona in carpione, créme brulée alla zucca Bertagnina De.Co. con crackes al rosmarino e pancetta alle erbe, tagliatelle con ragù di fegatini o gnocchi di patate di Oreno, stracotto d’asino al Barbera con polenta rustica integrale o filettino di maiale gratinato al timo con tortino di patate e cipollotto (è piatto del Buon Ricordo, l’associazione di cui il locale fa parte). Il piatto che però vale il viaggio è la cassouela, qui interpretata in modo magistrale, e che potrete avere di maiale o di oca. Quando la gusterete, con noi direte, Corona!



 

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