Presentato a Cibus il progetto che mira a far conoscere questa razza bovina transfrontaliera che unisce la qualità delle carni a un protocollo di allevamento e alimentazione che esaltano la filiera

È stato presentato oggi alla stampa il progetto “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence”.
L'obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico, attraverso la stampa, una razza bovina particolarmente apprezzata per la qualità delle carni ma anche per la ricaduta sull'economia del territorio. In Italia infatti la richiesta di carne è superiore alle risorse autoctone, e per questo motivo a partire dagli anni Sessanta si è creato un flusso costante di approvvigionamento di vitelli dall’Europa, e in particolare dalla Francia.
Tra le razze che maggiormente hanno contribuito allo sviluppo dell’allevamento da carne in Italia troviamo senz’altro la Blonde d’Aquitaine.
È la più allevata in Piemonte perché risponde alle richieste del consumatore che, abituato alla carne della pregiata razza Piemontese, predilige un prodotto magro, tenero e delicato nei sapori, tutte caratteristiche che si ritrovano nella carne di questa razza.
La Blonde d'Aquitaine inoltre può vantare un protocollo di allevamento basato su tracciabilità, sicurezza alimentare e benessere animale grazie all’applicazione di disciplinari di produzione SQZN (Sistema di Qualità Nazionale Zootecnica) e garantiti dal Consorzio Sigillo Italiano.
mucche.jpgUna carne quindi che può essere considerata eccellente sotto molti punti di vista, da quello più strettamente agronomico a quello nutrizionale. In quest'ottica è stata portata sul palco di Cibus, il giorno 8 maggio, in un incontro che ha previsto l'approfondimento sulle caratteristiche nutrizionali condotto dall'esperta in nutrizione Federica Cavallini, una degustazione guidata da Elisa Guizzo, esperta della filiera della carne, e con la partecipazione di Franco Martini, presidente di Asprocarne, l'associazione di allevatori che promuove la razza bovina insieme a France Blonde d’Aquitaine Sélection, moderati dal giornalista Paolo Massobrio.
convegno.jpg"La carne della Blonde d'Aquitaine - ha spiegato la dottoressa Cavallini - per le sue caratteristiche peculiari come il basso contenuto di lipidi si inserisce perfettamente nelle linee guida che si possono trarre dalla Dieta Mediterranea dov'è previsto il consumo di carni rosse 1 - 2 volte la settimana meglio se con contenuto di grassi inferiore al 5%".

Ma se anche il gusto vuole la sua parte, l'esperta della filiera della carne Elisa Guizzo ha guidato il parterre di presenti in una degustazione di carne cruda (scondita e condita) che tenesse in considerazione elementi olfattivi, gustativi e addirittura tattili come la tenerezza che sommati danno il senso di piacevolezza del prodotto.
carne cruda.jpgL'iniziativa si è collocata all’interno di “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence”, un progetto di promozione triennale (aprile 2023 - marzo 2026) cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Regolamento (UE) 1144/2014 per la promozione di prodotti agroalimentari all’interno dell’UE.
pubblico.jpg“Da qualche anno Asprocarne - ha dichiarato il presidente Franco Martini - è impegnata nella promozione della razza Blonde d’Aquitaine in Italia attraverso progetti cofinanziati dalla Comunità europea. Abbiamo deciso di investire in questo progetto in quanto siamo convinti dell’altissima qualità che questa meravigliosa razza da carne sa esprimere. La partecipazione al salone Cibus di Parma fa parte di una strategia di comunicazione che mira ad accrescere la conoscenza della razza, oltreché tra i consumatori finali, anche e soprattutto tra gli stakeholder della filiera.”

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