A Villa Crespi l'esperienza indimenticabile della cucina di Tonino Cannavacciuolo

Sarà sempre difficile scegliere dall'oggi al domani di venire in questo posto romantico e di alto valore gustativo. Bisogna prenotare per tempo perché la cucina di Tonino Cannavacciolo, ancor più dopo i suoi successi televisivi, è gettonatissima. Anche noi abbiamo faticato parecchio quest’anno. Ma se ce l'avete fatta, sappiate che questa sarà una vera e propria esperienza.

Intanto il luogo: un’antica villa moresca, elegante, luminosa, con tanto di torre/minareto. E dentro ci sarà la bellezza estrema di tutto: dalla mise en place alle due fantastiche carte dei vini, fino ai piatti davvero unici firmati Antonino.
Difficile descrivere la soavità degli amuse bouche che servono con vini rari, da veri intenditori. Siete nella veranda, oppure nella calda sala interna. Menu Carpe Diem a 95 euro, Itinerario dal Sud al Nord Italia a 140 euro, Fuori Pista a 150 euro. Il servizio è sempre da re.

Alcuni piatti? Antipasti: gli scampi di Sicilia alla “pizzaiola” e acqua di polpo; il tonno “vitellato”, l'insalatina di seppie e bottarga con patate, caviale e crema acida; le coscette di rana con pomodoro verde e riso cotto nel latte di capra; l’insalata liquida di riccia, stracciatella di bufala, crudo di scampi trucioli di pane e acciughe. Dei nostri assaggi di quest’anno lo sgombro affumicato, alghe marine, salsa di ali di pollo, fantastico, oppure il sorprendente cocomero, arachidi, pomodoro e polpo verace.

E veniamo ai primi: plin di limone, cozze e conserva di pomodoro; gnocchetti di baccalà, alghe marine, tartufo di mare (superbo!) oppure le linguine di Gragnano con calamaretti spillo e salsa al pane di segale; gli spaghetti alla pescatore.

Ai secondi rombo chiodato, insalata riccia, vongola verace, triglia, melanzana, guazzetto di provola oppure carne con la costata di manzo piemontese gratinata al pane ed erbe. Se vi fidate di noi, non perdetevi per alcuna ragione al mondo la zuppa forte con gamberi in tempura al curry salsa al porto e cipolla candita. Di altre visite anguilla con terrina di patate, rafano e agrumi; spezzatino di pesce con piselli e schiuma all'acqua di mare; la suprema di piccione con fegato grasso al gruè di cacao e salsa al banyuls; il maialino allo spiedo con cime di rapa e salsa di acciughe e mirto.

Ai dessert - tutti abbinabili a un calice ad hoc - ravioli di mango, sorbetto di mela verde e sedano, dolce al cioccolato, e zuppetta fredda di nocciole, limone, cioccolato soffiato e cremoso al mascarpone.

Grande cena! Memorabile.

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