Una sensazione che ci ha accompagnati in questi mesi, ma anche una promessa per l’anno nuovo

Anche se il timore avrà sempre più argomenti, scegli la speranza. 

(Lucio Anneo Seneca)

 

Dal paganesimo al Natalis Solis, da Gesù al presepe, da San Nicola con i suoi vestiti verdi al Babbo Natale che ci ha regalato la Coca-Cola, si dipana e talvolta si perde il senso profondo delle festività natalizie, che nel 2020 più che mai deve emergere. 

 

Il filo rosso che lega il volontariato alla scrittura delle lettere, le preghiere ai film che ci riportano all’infanzia, la salute, le persone che amiamo e le componenti di questo zibaldone le une alle altre è la speranza. La speranza che in questi mesi scorreva nelle nostre vene e che non deve abbandonarci adesso, che deve essere una promessa per l’anno nuovo, che deve alimentare i nostri progetti, sogni, relazioni. La speranza cristiana, atea, dei bambini, degli adulti, di tutti o di uno solo.

 

Perché la speranza è vita, la speranza è Natale. E il Natale è vita, sempre.

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