Scopriamoli uno a uno e poi andiamo a conoscerli!
Sono 26 i nuovi Maestri del Gusto di Torino e provincia, selezionati ogni due anni dalla Camera di commercio di Torino e da Slow Food Italia, con la collaborazione del Laboratorio Chimico camerale per la verifica di tutti gli aspetti igienico-sanitari.
Un segnale significativo legato alla costante ricerca di un’offerta eccellente, sostenibile e genuina, secondo la filosofia del buono, pulito e giusto.
Di coloro in attività nella capitale sabauda, abbiamo già scritto nel seguente articolo (link).
È ora, perciò, di compiere un tour goloso dell’intero territorio provinciale, dalle Valli di Lanzo alla Val Susa, dal Pinerolese all’Alto Canavese, per scoprire coloro (sono 15) che si sono distinti per qualità e identità dell’offerta.
I 9 Maestri apicoltori hanno raggiunto la doppia cifra grazie all’ingresso dell'Apicoltura Muande Bellacomba (Loc. Muande Bellacomba, 7 -apicolturamuandebellacomba@gmail.com - www.bellacomba.it) di Rubiana, piccola borgata alpina della Valle di Susa. E proprio la straordinarietà della biodiversità dei boschi a 900 metri di altitudine, è la fonte di ispirazione dei mieli realizzati, tramite nomadismo degli alveari, da Rajan Craveri e Serena Zanconato, che qui hanno scelto di vivere. Mieli top, millefiori dei boschi di Rubiana, tiglio, castagno, ciliegio selvatico, rovo, acacia. Dal miele alla terra con 4 nuovi Maestri tra le aziende agricole.
Ad Avigliana, c’è il trionfo di un prodotto De.Co. che rischiava di scomparire, la cipolla bionda piatta di Drubiaglio. La coltiva e la trasforma in deliziose composte, sott’olio o in agrodolce, e sfogliata in barattolo, Fabio Porcari nella sua azienda agricola Cascina Drubi (via Drubiaglio, 12 - info@cascinadrubi.it - www.cascinadrubi.it). Oltre alle cipolle si coltivano anche costine tricolori, cavolfiori colorati, insalata salanova, cavoli rapa, frutti di bosco e varietà particolari di pomodori.
Ci spostiamo nell’Alto Canavese, e più precisamente a Ciriè, per scoprire il progetto di due architetti, Laura e Alberto Valentino, che hanno scelto di coltivare biologicamente la varietà americana di mirtilli lungo circa tre ettari di terreno a Cascina Blu (strada Coasso, 29 - info@cascinablu.it - www.cascinablu.it). Dopo la raccolta di questi frutti salutari, ecco una gamma preziosa di prodotti in vetro come i mirtilli da spalmare, mirtilli sciroppati, mirtilli da bere, mirtilli e speck per risotto, sidro di mirtilli…
È invece alle porte del Monferrato, a Casalborgone, l’azienda agricola La Peracca (strada Val Chiapini, 70 - info@laperacca.it - www.laperacca.it), che si dedica alla coltivazione, lavorazione e commercializzazione delle nocciole Igp Piemonte. In particolare si tratta della Tonda gentile trilobata. Dalla trasformazione nel loro laboratorio artigianale, ecco le creme spalmabili di nocciole, crema gianduia, bonet, poi i frollini cannella e nocciola, multicereali, al gianduia, i baci di nocciola, le torte di nocciola classica e e senza farina, e tante altre golosità.
I prodotti da forno sono anche il vanto dell’azienda agricola Settimomiglio di Settimo Torinese (via Castiglione, 86/A - info@settimomiglio.it - www.settimomiglio.it). In un’area adiacente al Parco Fluviale del Po, la famiglia Moncalvo si dedica da tre generazioni alla coltivazione di cereali antichi e moderni. Oggi, la pratica segue il regime biologico e biodinamico. Top, i pani a lievitazione naturale, tra cui Settimomiglio (farina semintegrale di tipo ardito, coltivato nei campi dell’azienda), Timilia (integrale di grano duro), Mediterraneo (con pomodori secchi, olive e cipolle disidratate), Pane della salute (uva sultanina, noci, mandorle, miele, semi di lino e girasole). Da assaggiare anche brioches e torcetti (vegani, con burro di karitè), quattro diverse tipologie di grissini, fette biscottate e schiacciatine, focacce e pizze anche gourmet.
Azienda agricola è anche il nuovo Maestro nella categoria “Macellerie” - Azienda Agricola Merlo (strada Provinciale 37 per Rivarossa 40 - agricolamerlo@gmail.com - www.aziendaagricolamerlo.it). Siamo infatti nel cuore del Canavese, nella campagna tra Rivarossa e Rivarolo, dove troviamo due sorelle, Tiziana e Cristina, che rappresentano la terza generazione di una famiglia di allevatori di bovini da carne Fassone di razza Piemontese (marchio Coalvi). Qui c’è anche lo spaccio dove si trovano molte preparazioni pronte da cucinare (bolliti, arrosti, rolate, hamburger, spiedini, polpette), oltre a pezzi più rari come diaframma, bavetta, guance. C’è anche un settore di gastronomia con specialità che ruotano settimanalmente: si va dagli involtini di tonno con i peperoni, alle insalate di pollo e ai pomodori ripieni. Non manca mai la pasta fresca: agnolotti di carne, lasagne, crespelle.
Torniamo ad Avigliana per raccontare uno dei due nuovi Maestri birrai. Si tratta del Birrificio Filodilana (via Albert Einstein, 18 - matteo@birrafilodilana.it - www.birrafilodilana.it). Matteo, architetto, ha fondato il birrificio nel 2016 e la produzione si basa su una rigorosa selezione delle materie prime, molte delle quali legate al territorio piemontese, come caffè, frutta e mosto d’uva. Tra queste, la Ape ambrata Luppolo Alberto, la varietà Hoppy Belgian Blond, denominata “Beela”, la American Imperial Stout “Peura Neira”, che gioca sull'armonia tra i malti ed il caffè, selezionata tra Arabica e Robusta da Caffè Vergnano 1882. E la Italian Grape Ale "Fuori dal Gregge #2”, di bassa gradazione alcolica e molto aromatica.
Fa coppia con il birrificio Birra Treebale di Giaveno (via Caduti sul Lavoro, 27 - info@birratreebale.com - www.birratreebale.com), dove troviamo un altro giovane, Luca, laureato in Microbiologia, che si è avvicinato al mondo della birra come homebrewer. Insieme alla moglie Carlotta e a Roberto Bologna dà vita a una gamma di birre ad alta fermentazione, realizzate utilizzando solo materie prime selezionate. Segnaliamo la American pale ale Watan, dal corpo leggero ma dal sapore ricco; la Blanche Gwen, ispirata allo stile belga, leggermente speziata e fresca; la Dubbel Arda, più decisa come le birre d’abbazia; la Honey Moon, birra al miele premiata più volte.
Anche tra i cioccolatieri, fa capolino un nuovo Maestro, che è in realtà un gradito ritorno nel progetto. È Stefano Poretti di Mezzenile, nelle Valli di Lanzo (via Villa Inferiore, 52 - cioccolatoporetti@gmail.com - www.poretticioccolato.it). Qui, produce, da materie prime selezionate, cioccolato di altissima qualità lavorato con maestria e fantasia. Dietro il bancone, tavolette di cioccolato, soggetti di grandezze e forme ideati a seconda delle ricorrenze (dai trenini ai topolini, poi borsette, scarpe con tacchi a spillo, uova di Pasqua…), una deliziosa cioccolata calda da passeggio, creme spalmabili come quella fondente e nocciola e, in estate, tanti gusti gelato. In tema di gelati, spazio a tre nuovi Maestri del settore.
Ad Alpignano, va in scena la Gelateria Via Mazzini (via Mazzini, 4 - info@gelateriaviamazzini.it - www.gelateriaviamazzini.it), dove Massimiliano Manganaro e Anna Gloria Selvo producono squisiti gelati preparati con frutta fresca di stagione, latte biologico da agricoltura simbiotica che arriva della provincia di Cuneo, uova bio da allevamento in alpeggio di Val della Torre e altre materie prime selezionate tra le eccellenze italiane ed estere. Inoltre, un’ampia teorie di torte e semifreddi artigianali, e tante specialità della tradizione italiana, dalle zeppole di San Giuseppe, ai classici maritozzi con un cuore di crema e panna montata, dai classici pasticcini chantilly ai cannoli siciliani fatti con ricotta di pecora.
È il turno del Bar Gelateria Penna a Borgone (via Abegg, 1/A - bargelateriapenna@gmail.com): qui, un’intera famiglia si divide i compiti per creare golosità imperdibili come gelati e semifreddi, utilizzando materie prime selezionate, poi torte, lievitati, cioccolateria, bignole e pasticceria secca. Tra i prodotti di punta, segnaliamo la torta Pennamisù, una rivisitazione del classico Tiramisù, e il panettone Valsusino, con cubi di marron glacé e glassa alla nocciola Piemonte IGP.
Terzo nuovo Maestro gelatiere è la Gelateria Artigianale Golosia di Orbassano (via Maria Montessori , 8/A - gelateria.golosia@gmail.com). È il regno di Francesca Marrari, laurea in Business Administration a Torino, e di Federico Maina, che si sono distinti a livello europeo per la creazione del gusto “Miami Vice”, che abbina la dolcezza di cocco e ananas alle fragoline. Quotidianamente vengono proposti 24 gusti di gelato e otto di granite. Queste vengono proposte sia nei classici gusti di ispirazione siciliana (mandorle, pistacchio e gelso) che in varianti originali (albicocca e basilico, e i preziosi “ramassin”). I gusti al latte nascono da latte e panna di cascina a km 0, mentre quelli di frutta da frutta fresca proveniente da aziende agricole locali selezionate.
La porta di ingresso della Val di Susa, Condove, ci regala il nuovo Maestro nella categoria “Panetteria”. Si tratta de Il Forno di Mocchie (frazione Mocchie - via Roma, 8 - michaela.mischinelli@gmail.com), piccola attività alpina di coltivazione di grano, produzione di pane, prodotti da forno e ortaggi, tutti rigorosamente a km zero. Ne sono protagonisti Michaela Mischinelli e suo marito Massimo Tomassone, che nel loro forno a legna, grazie all’uso di lievito madre e alla lenta fermentazione, danno vita a diversi tipi di pane (integrale, semi-integrale, segale, pane antico, pane comune, pane con farine macinate a pietra), oltre a prodotti da forno come grissini, torte e crostate, paste di meliga e i cosiddetti inzupposi.
Ultime due attività che hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento sono nel segno di Bacco. Si tratta, infatti, dell’Enoteca Di Somma di Rivoli (via Cavalieri di Vittorio Veneto, 29 - enotecadisommamichela@gmail.com - www.enotecadisomma.it): è la creatura di Michela Di Somma e di Giuseppe Poggio, che da vent'anni propongono oltre 2.700 etichette nazionali ed estere (tedeschi, austriaci, sloveni, spagnoli, portoghesi, americani, neozelandesi, armeni e sudafricani), accanto a un’ampia gamma di distillati, liquori, birre artigianali e ai più importanti prodotti della tradizione gastronomica italiana.
Chiudiamo con un vignaiolo di vaglia della Valsusa, Giuliano Bosio - G. Bosio - Viteolivocoltori in Valsusa, Almese (Borgata Morando - bosio.giuliano10@gmail.com - www.baratuciat.com). La produzione si concentra su vini rari e autoctoni della Valsusa, a partire da quel baratuciat che contribuì lui stesso in modo determinante a far conoscere e diffondere anche nel Monferrato.
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