Seconda tranche dei miei migliori assaggi nelle cantine presenti a Grande Langhe

Seconda tranche dei miei migliori assaggi nelle cantine presenti a Grande Langhe, una settimana fa. Qui la prima puntata.

Tenuta Langasco - Alba (Cn)
L’assaggio di un vino di questa cantina di Claudio Sacco, la Barbera d’Alba Superiore Vigna Madonna di Como 2021 è stato subito rivelatore della qualità molto interessante. Pienezza dei profumi e anche del sorso, necessita di un approfondimento nelle prossime settimane, perché potrebbero nascondersi delle bellissime sorprese.
langasco.jpgManzone Giovanni - Monforte D'Alba (Cn)
È uno dei pochi produttori (pare siano soltanto 5) che ha scommesso su Langhe Rossese bianco, che ha un bel colore paglierino, al naso si presenta fine e leggermente aromatico. In bocca la sua vena minerale si fa sentire dentro a un sorso pieno, con spada acida intensa. Il Dolcetto 2022 è anch’esso invitante, minerale, corretto e vince per la sua bevibilità.
E che dire della Barbera d’Alba 2022 “Le Ciliegie” pregnante freschezza, mentre il superiore 2019 spicca per le note di incenso e frutta sotto spirito. E se il Langhe nebbiolo “Crutin” 2021è fine e balsamico, è molto equilibrato il Barolo 2019 “Bricat” che spicca con la viola intensa e il ginepro è clamoroso. Molto floreale, balsamico, in bocca è equilibrato e setoso. Col Barolo “Le Gramolere” 2016, grandioso, i 5 asterischi sono una certezza.
manzoni.jpgAbbona Marziano - Dogliani (Cn)
Il Barolo “Ravera” 2019 di Abbona Marziano ci ha ridetto quanto sia bravo questo produttore che per noi significa il Cinerino (il primo grande viognier di Langa). Ma qui abbiamo sentito la sua mano su una grande annata del Barolo, dove gli effluvi balsamici rapiscono.
marziano-abbona.jpgMonchiero Carbone - Canale (Cn)
E ora eccoci nella cantina di un produttore che per noi è un riferimento, già premiato nel 2003 con il Top Hundred che è calato sul Roero Riserva “Printi”. Il suo Roero Arneis “Recit” 2023 ha colore paglierino, naso iconico di pera e mela; in bocca è vibrante e filigranoso.
L’Arneis “Cecu dla Biunda” 2022 ha invece note distese e cenni ematici; è ricco in bocca, sapido sul finale fine. Ma il capolavoro resta l’Arneis Renesio Incisa riserva 2019. È un paglierino classico, che al naso ha note verdi, balsamiche e citrine lontane, con salvia e albicocca candita. Corposo, ha raggiunto il vertice dei 5 asterischi. Bicchiere imperdibile ed entusiasmante. Ed eccoci ora alla Barbera d’Alba Grand Cru “Monbirone” 2019 dal colore impenetrabile, al naso è profondo, con note di frutta e sottobosco; in bocca offre il grande sorso fresco della Barbera. Il Roero Sru 2020 è trasparente nel colore con note calde di confettura alla fragolina di bosco e una promessa di sapidità già al naso. Bellissima freschezza, tannino dolce. Infine il Roero riserva “Printi” 2019. Grandissimo come ce lo ricordavamo, con una spinta fruttata immediata, e un che di speziato. In bocca l’eleganza del nebbiolo nella terra del Roero.
monchiero carbone-monbirone.jpgOcchetti Stefano - Monteu Roero (Cn)
Altra cantina del Roero, Top Hundred nel 2022 con il Roero “Sanche” 2019 eccola con il suo Arneis Roa 2022 dal colore giallo paglierino carico; al naso ha note di pera e mela cotta. È speziato in bocca, elegante. Nel Langhe Nebbiolo 2022 senti i piccoli frutti e un sottofondo di incenso. E poi una freschezza diffusa in bocca. Il Roero Sanche Capitolo 3 2021 ha note trasparenti con riflessi aranciati; al naso è suadente la vena floreale; in bocca graffiante con i suoi tannini ruvidi in cerca di equilibrio. Il Roero Riserva Occhetti Pulciano 2021 è semplicemente grandioso. Ha elementi balsamici e una seta in bocca che diventa memorabile. Ha meritato il massimo dei voti, aprendo una riflessione sul valore nei nebbioli roerini rispetto a quelli langaroli. Sono un’altra via, che merita riscoprire.
stefano occhetti.jpgOddero - La Morra (Cn)
Una cantina storca, Oddero, alla quale siamo affezionati, anche solo per certi assaggi memorabili fatti negli anni. Ma chi si aspettava di battere le mani per il loro Langhe rosato dal colore rosa tenue? È subito speziato, i tannini sono verticali e il corpo offre una certa insospettabile robustezza. Il Barbaresco “Gallina” 2021 è piacevolmente ematico con tanta frutta e scorza d’arancia. In bocca senti il calore del Barbaresco, il suo equilibrio che rapisce. Grande vino. Al pari del Barolo 2020 classico. Ma sarà il Barolo “Villero” 2020 a prendersi la scena: molto speziato, quasi fumé con tannini dolci e una persistenza al pari della stoffa. Il Barolo “Bussia” 2017, è profondo con la pietra e il tocco minerale che si fa sentire. È ancora in divenire con  tannini che lentamente si vanno ad amalgamare.
oddero.jpgMorra Stefanino - Castellinaldo D'Alba (Cn)
Il Castellinaldo 2021 di questo produttore della nostra predilezione è fantastico! Assaggiandolo in comparazione con il 2016 la speziatura è sottile e va verso una lenta maturazione. 
morra.jpgPassone Massimiliano - Novello (Cn)
Che bella sorpresa la Nascetta 21 e 22, fresca e croccante, di questo produttore nuovo al Golosario. Ma chi se lo aspettava di provare ammirazione per il metodo classico Bolletta: vibrante, croccante, elegante e fresco. Il Langhe nebbiolo 2021 ha frutta pulita ed è molto equilibrato.
passone.jpgPedemontis - Priocca D'Alba (Cn)
Iniziamo con il Langhe Favorita “Jaiet” 2022, che esce con note di frutta fresca ed è ematico; in bocca è pieno fine sottile, sapido, con quella mandorla che torna continuamente in bocca.  Il Nebbiolo d’Alba 2021 “Djun” ha note di incenso e un’anima minerale. In bocca è tannico e fresco che insieme formano un bellissimo equilibrio. La Barbera d’Alba superiore “Betlem” 2021 ha frutta imperiosa, in bocca mostra la sua gioventù ed è rotondo.
pedemontis.jpgPesca Vittorio - Diano d'Alba (Cn)
Altra cantina nuova al Golosario, che spicca con il suo Dolcetto 2022 “Sorì del Montagrillo”. Ha una bellissima pulizia al naso: è iconico, fruttato al naso e anche nel retrogusto. Grandissima la Barbera d’Alba Superiore 2021, già sugosa al naso, complessa, imperiosa, una vera sorpresa, per un produttore che fa le cose per bene. Il Langhe nebbiolo 2021 ha colore trasparente e note metalliche. Insomma, un Nebbiolo elegante come deve essere. Anche il Langhe 2021 (da uve 100% dolcetto) è un gran bel vino per un produttore che merita attenzione.
pesca vittorio.jpgPier Paolo Grasso - Treiso (Cn)
Di questo produttore è notevole il Nebbiolo 2021, con note floreali e verdi speziate. Donato Lanati è il consulente principe che porta la cantina a un campione iconico nei profumi, in bocca equilibrato, gareggia per il massimo dei voti. Il Nebbiolo d’Alba 2018 “Terre dei Ru” ha un leggero incenso, in bocca è pieno, ampio, fragrante.  La Barbera d’Alba Superiore 2018 “Pajun” nella sua complessità colpisce per la trama filigranosa, Il Barbaresco 2020 “Ca' Grossa”, ha colore trasparente, note pietrose, rotondo, piacevole. Il Barbaresco “Pajorè” di Treiso 2020 ha intensità speziata, è balsamico, morbido, vellutato. Notevole è la Riserva 2007 “Piccola Emma”, con note dolci al naso e un che di sandalo. È profondo, ma ancora con tannini vini e una freschezza imperiosa. Ed è un 2027.
pp grasso.jpgTre Pile di Carlo Ghisolfi - Monforte d'Alba (Cn)
Eccoci alle prese con una bella Barbera d’Alba Superiore 2021 speziata, ma soprattutto con il Barbaresco Faset 2020: intenso al naso e in bocca, vivido di incenso. Etero, pieno e diretto. La Barbera d’Alba Superiore della linea Tre Pile 2021 è piacevolmente floreale e balsamica e ha dentro l’anima fresca di questo vino. Che mi è piaciuto molto. Il Langhe Nebbiolo 2022 ha già i descrittori dei grandi vini di Langa; il Barolo Tre Pile 2020 è caratterizzato da una notevole franchezza e note di ciliegia; i tannini sono fini e ghiotti. Tutt’altra cosa il Barolo Bussia 2018 che ha una profondità di sottobosco esemplare e si mostra in tutta la sua eleganza.
tre pile.jpgGiorgio Sobrero - Montelupo Albese (Cn)
Il suo Barolo del Comune di Castiglione Faletto Ciabot Tanasio 2019 è quello che vorresti bere al volo. Ha note balsamiche ed è fresco ed elegante. Tuttavia il Top lo raggiungi con il Barolo Parussi 2020, che è molto elegante, etereo al naso con la viola che domina un sorso che sarà elegante nella sua complessità. La Riserva 2016 denominata “Villero” è clamorosa, segno che nelle grandi annate ci sa proprio fare. Ma meritano anche la Barbera d’Alba Selectio 2021 e il Langhe Nebbiolo 2022, che mostra già un’avvincente speziatura.
sobrero.jpgSocrè - Barberesco (Cn)
Di questa azienda cominciate, come ho fatto io, ad assaggiare il clamoroso Langhe Chardonnay “Paint it Black” 2021. Un grande vino, dove spicca per la nota minerale e per i frutti esotici. Poi in bocca lo ritrovi pieno, di eccezionale eleganza. Ma se di eleganza vera dobbiamo parlare, allora ecco il Barbaresco “Pajoré” 2019 che si presenta come un grande abbraccio, avvolgente già al naso con i suoi frutti e le sue spezie. In bocca è ciò che vorresti da un Barbaresco che nella sua complessità fa sentire la grafite e anche cenno di frutta sotto spirito. Gran bella cantina.
socre.jpgTenuta Cucco - Novi Ligure (Al)
Di questa azienda mi ha sorpreso la Barbera d’Alba 2021, ma soprattutto due Barolo che sono arrivati sulla soglia della massima eccellenza. Ovvero il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2020 e il notevole Barolo “Cerrati” 2019 che forse è il campione di finezza di tutti i miei assaggi.
tenuta cucco.jpgVoerzio Roberto - La Morra (Cn)
La sua Barbera 2020 è senza se e senza ma una grande Barbera, dove convince l’equilibrio. Lo stesso che trovi nel Nebbiolo 2021 dove emergono le note balsamiche. E che dire del Barolo “Castagni” 2019 che ti avvince per freschezza e complessità, superiore, a mio avviso al Barolo “La Serra” 2018 che tuttavia è fine e speziato.
voerzio.jpgGhëddo - La Morra (Cn)
Il Dolcetto d'Alba 2022 è decisamente franco e fruttato, da consigliare per chi ama questo vino. È coerente con l’aspettativa anche la freschezza della Barbera d’Alba Superiore 2022, ma a vincere sarà il Langhe Nebbiolo 2022, che è già complesso dacché ritrovi incensi, note floreali e fruttate insieme e un bellissimo equilibrio. Questa azienda merita d’essere segnalata per la capacità di fare vini coerenti con l'aspettativa che si ha. Il Barolo 2020 ha bisogno ancora un po’ di affinamento in bottiglia per esprimersi come dovrebbe.
gheddojpg.jpgBoglietti Enzo - La Morra (Cn)
Il Dolcetto d’Alba “Tiglineri” 2021 è notevole, di un gradino superiore a tanti assaggi. È un vino da mangiare, intenso, fruttato, verticale. Ma del medesimo tenore (quindi alto) è risultato il Langhe Nebbiolo 2022 davvero molto buono. Il Barolo Brunate 2020 ha invece ottenuto, rara avis, il massimo dei voti possibili. È uno di quei Barolo che spiccano per le note di pelliccia, la freschezza della viola, la speziatura sottile. In bocca è semplicemente grande.
enzob.jpgFlori - Treiso (Cn)
Di questa azienda nuova al Golosario abbiamo assaggiato sia il Dolcetto d’Alba 2022 sia il Langhe Nebbiolo, che aveva dei tannini sottili e ben presenti. Ma questi due vini sono stati un invito ad assaggiare anche il loro Barbaresco 2020 che si è presentato nella sua fragranza speziata, con note animali al naso e frutta. I tannini sono ancora vivi e scalpitanti. Bella sorpresa!
flori.jpgFea - Calosso (At)
Ed eccoci nel calice un Calosso, ovvero un gamba di pernice ben fatto, curioso, che spicca con quelle note di piccoli frutti e in bocca per la sua freschezza. Ma anche il Langhe Nebbiolo 2021 di Fea ha dentro i piccoli frutti, al mano al naso; in bocca è diritto e verticale.
fea.jpgDiego Conterno - Monforte D'Alba (Cn)
Mi è piaciuto molto il Langhe Nebbiolo 2022 che ha una notevole nota fruttata e in bocca risulta perfetto nel suo equilibrio Buona anche la Barbera d’Alba 2022, ma decisamente interessante è risultato il Barolo del Comune di Monforte 2020 che era floreale e balsamico.

Ho chiuso i miei assaggi con un grandissimo Barbaresco “Serraboella” 2021 di Barale di Barolo di cui mi sono innamorato e col Barolo “Bussia” 2017 di grande profondità.
 

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