Gita fuori porta con costoletta alla milanese!

Tradizione è innovazione. Il tema dell’ultima edizione di Golosaria, sintetizza in modo esemplare, quanto sta avvenendo tra i fornelli milanesi e della provincia di Milano. Sembra passato un secolo, ma era solo una decina di anni fa, quando nei menu di trattorie e ristoranti del capoluogo lombardo e dell’hinterland, trovare una delle specialità tradizionali milanesi era diventata un’impresa. Come non ricordare, in quel periodo, la battaglia condivisa dei piatti identitari meneghini, schierati al fianco dei pochi, anzi, pochissimi ed eroici, ristoratori e cuochi che non rinunciavano a metter in tavola risotto allo zafferano e costoletta alla milanese, piuttosto che rostin negàa e mondeghili. Bollate come proposte “plebee” del “passato” e “superate” (ricordate?), venivano sacrificate per fare largo al “nuovo”, che avanzava ispirato da un unico credo, la creatività.

Ora, quella rivoluzione è stata fermata dal popolo dei golosi, stufo di vedersi servire accozzaglie di ingredienti senza capo né coda, il cui unico scopo era stupire. E dalla ritrovata consapevolezza del valore del patrimonio di gusto rappresentato da ogni specialità nata all’ombra della Madonnina nei secoli passati, ha preso il via una inversione di tendenza che ha visto prima a Milano, ma poi anche nell’hinterland, riprendersi il ruolo da protagoniste alle specialità più amate dai lombardi. A guidare la riscossa, la “costoletta”, piatto orgoglio di “Milàn”, per esser stata riconosciuta come creazione meneghina, in quella disputa con gli austriaci, secondo cui la ricetta sarebbe stata codificata dai cuochi delle mense ufficiali dell’esercito asburgico (versione, invece, smentita dallo stesso maresciallo Josef Radetzky che, in una lettera al conte Attems, aveva scritto di aver scoperto a Milano un piatto molto buono, la costoletta alla milanese, appunto, descrivendola in modo dettagliato). Dove mangiarla? Detto che in città, la nostra Top Ten, dice che si va sul sicuro da Alchimia, Antica trattoria Pesa, Daniel Canzian, Ciz, La Pobbia, Liberty, Pesa 1902, Piazza Repubblica, Trattoria Sincera e Trattoria del Nuovo Macello. Interessanti le interpretazioni che si trovano in locali dell’hinterland e della provincia, dieci eccellenze de IlGolosarioRistoranti del GattiMassobrio che vi suggeriamo per una piacevole gita fuori porta nel segno del gusto!

OSTERIA SANTA MARIA - ABBIATEGRASSO (MI)

Una delle esperienze migliori di queste settimane l’abbiamo vissuta qui, in questo locale storico di fine Ottocento, situato in pieno centro storico. L’insegna Osteria Santa Maria ricorda le origini, ma l’ambiente caratterizzato da due salette con mattoni e travi a vista e gli arredi eleganti, uniti a una cucina d’autore, in verità dicono che siete in un ristorante.

Ad accogliervi il sorriso di Alisia e la gentilezza di mamma Cristina, che vi seguiranno nel servizio con professionalità, portandovi in tavola le creazioni del marito di Alisia, Mirco Polli, che esprime il suo talento con una cucina di valore, e un piatto che vale il viaggio, la costoletta di vitello alla milanese rosata cotta nel burro chiarificato e servita con le chips di patate. Ma saranno da provare anche il “falso” foie gras con pan brioche e cipolle caramellate, i cappelletti ripieni di Grana Padano Dop, lo “sferamisù” (crema al mascarpone, cuore al gianduja, salsa al caffè e savoiardo). La carta dei vini è ampia e ha selezione di champagne di pregio, con interessanti soluzioni di abbinamento al bicchiere. I parcheggi sono pubblici e a due passi dal locale.

Vicolo Santa Maria, 4 – tel.0294967782

IL PICCOLO PRINCIPE - ARESE (MI)

Un grande cuoco, senza ego smisurato (come ahinoi, accade non di rado di trovare), bensì mosso solo dal gusto di fare felici gli ospiti!

Un servizio attento e svolto con il sorriso da due donne che sono l’intelligenza e l’accoglienza fatta persone. Un ambiente curato ed elegante, ma dove ci si sente a casa. In questo locale, che per noi è un “grande” ristorante, e che vi aspetta non distante dal Museo Alfa Romeo, nelle due salette accoglienti, o nella bella stagione nel dehors, troverete un'interpretazione a tutta gola della cucina classica italiana, di terra e di mare, con una costoletta alla milanese che è piatto che a noi ha fatto scattare l’applauso.

via caduti, 35/37 - tel. 0293580144

LA BOTTEGA DEL RISORGIMENTO – CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI)

A Cernusco sul Naviglio, “La” cotoletta alla milanese si gusta a La bottega del Risorgimento, tavola - scoperta orgoglio de ilGolosarioRisoranti GattiMassobrio, e new entry radiosa della ristorazione lombarda. Locale “a tre anime” - bistrot, bar ed enoteca - per quanto riguarda la cucina è baluardo luminoso della tradizione lombarda.

Nel piacevole dehors o nella bella sala con il banco bar e gli scaffali dove sono in esposizione vini e distillati di meditata selezione, frutto della ricerca appassionata di patron Antonio Colapinto e di suo figlio Andrea, i piatti della moglie Barbara, che vi prenderà per la gola con risotto allo zafferano e cotoletta alla milanese, ma anche con vitello tonnato, ossobuco e cassoeula!
Via San Giovanni Bosco 9 - tel. 0270016289

ANTICA TRATTORIA DEL GALLO – GAGGIANO (MI)

L’Antica trattoria del Gallo ha iniziato l’attività nel 1870 prima come locale per carrozze in transito, poi come tappa di ristoro per cacciatori e nobili famiglie della vicina città. Qui oggi tutto è nel segno del voler far stare bene, dalla selezione di vini strepitosa, che lo chef patron Paolo Reina ha costruito in anni di assaggi meditati e competenti (di cui è documentazione anche la cantina-salotto dove riposa il meglio del vino di tutto il mondo, con spazio anche a piccoli – grandi produttori poco noti che sono scoperte della sua ricerca appassionata), ai suoi piatti, della grande tradizione gastronomica lombarda.

Ai suoi tavoli, o in una delle sale calde e romantiche, o nella bella stagione, nel bellissimo dehors, lasciatevi conquistare da quella che è autentica “scala reale” del locale, ossia da cotechino con lenticchie, ravioli di vitello burro e Parmigiano, pollo alla diavola, quella costoletta alla milanese che, a vostra scelta, potrete avere nella versione (che farà storcere il naso ai “puristi”) battuta, o “alta” e rosa, come tradizione vuole, per chiudere con quei cannoncini alla crema, che, serviti in sei pezzi, vi faranno sognare il bis, perché buoni come li gusterete qui, non li troverete da nessuna parte.

Via privata Gerli – tel.029085276

LA CORTE GOURMET – LAINATE (MI)

L’ambiente è un gioiello, con la sua eleganza classica, con le salette romantiche, con i tavoli ben apparecchiati, i tappeti, i quadri, le bottiglie di grandi distillati a far bella mostra, madie e mobili di pregio.

In sala Antonella, mix di simpatia e professionalità. Ai fornelli, suo marito, Roberto, gavetta con grandi (tra gli altri, Sergio Mei al Four Season e Andrea Berton, quando era al Trussardi) e oggi cuoco con le idee chiare, che non fa il fenomeno, ma una cucina a tutta gola. Con una buona bottiglia della bella selezione i suoi piatti di terra e di mare, con una delle migliori interpretazioni della costoletta alla milanese.

via S. Francesco 19 - Tel. 3334983847

TRATTORIA DI CORONATE - MORIMONDO (MI)

A due passi dalla Abbazia di Morimondo, gioiello di fede e arte che merita la sosta, questa “trattoria” di grande fascino, della famiglia Tacchella, che vede patron Angelo, con suo figlio Paolo, sommelier di razza, in sala, e sua moglie Mariagrazia Colomban, occuparsi, con i suoi collaboratori, dei fornelli. L’ambiente è un incanto, e nelle salette eleganti e piene di charme dell’antica cascina, godendo del camino che in inverno è sempre acceso.

Con i vini di una cantina da sogno che ha oltre ottocento etichette, o di una proposta a bicchiere di assoluta eccellenza, da un menu che si muove senza imbarazza tra terra e mare, un piatto che vale il viaggio, la costoletta alla milanese, qui preparata secondo tradizione, alta, con l’osso, cotta nel burro chiarificato e servita con le patate al forno o con l’insalata di verze con le acciughe! Cascina Coronate, 2 – tel. 02945298

TRATTORIA DEI CACCIATORI – PESCHIERA BORROMEO (MI)

In un’oasi medievale perfettamente conservata, all’interno dell’incantevole castello di Longhignana, già di proprietà di Bernabò Visconti, prima, e dei Borromeo poi, in un ambiente ricco di charme, con le sale eleganti, la corte, il dehors davanti all’ingresso, le stanze dove ha soggiornato a lungo anche San Carlo.

Dalla famiglia Temporali, titolare da mezzo secolo di questo locale, che ha trasformato in vero tempio del gusto, dopo aver visto arrivare in tavola un formidabile cestino con pane e focacce fatte in casa con farina Petra, che vi dirà della cura riservata a ogni particolare ecco la cucina italiana della tradizione, ma soprattutto Lombardia e Milano in tavola con mondeghili e risotto allo zafferano e, se siete “carnivori”, soprattutto l’imperdibile, succulenta, costoletta alla milanese. Gioia!

via Trieste – tel. 027531154

LA RAMPINA – SAN GIULIANO MILANESE (MI)

Passano gli anni, meglio i secoli (gli esordi, qui, sono del 1500!), ma il fascino di questo locale è intatto. Godetevi la bellezza unica di questo ristorante, che ha sale romantiche con le travi in legno originali, il camino, il formidabile giardino interno e quel glicine centenario che è un’opera d’arte che vi accoglie all’ingresso.

E poi lasciatevi ingolosire dalla invitante proposta gastronomica, con le creazioni di Luca Gagliardi, chef giovane e talentuoso, e del grande papà Lino, interpreti sommi, il primo della cucina contemporanea, il secondo della tradizione. La cantina è uno spettacolo e Lorenzo, il fratello, sommelier, vi saprà suggerire i vini migliori per i diversi abbinamenti. Un piatto su tutti, quella costoletta alla milanese che, non per niente, anche la Rai, quando nei mesi scorsi ha dedicato una puntata alla celebre specialità meneghina, ha deciso di raccontare riprendendo quella che preparano qui. Iconica!

via Rocca Brivio – tel.029833273 85

85 BISTROT – SESTO SAN GIOVANNI (MI)

Quando abbiamo gustato le sue versioni di “risott giald”, cassouela e costoletta alla milanese, abbiamo detto, è lui l’erede del “Monsignore” (soprannome dato da Gioann Brera a quella autentica leggenda della cucina milanese che è stato Gianni Azaria Borelli)! Stiamo parlando di Daniele Ferrari, chef e titolare con la moglie Samanta, che è in sala, dell’85 Bistrot di Sesto San Giovanni.

A due passi dal centralissimo “rondò”, vi accoglie con una graziosa saletta oltre l’ingresso, un soppalco con altri tavoli, il riposante e ampio dehors, per la bella stagione. All’interno, sulla destra, dove troneggia un grande formato di Bricco dell'Uccellone, il dispenser di Wineemotion per i vini al calice. In tavola Milano, con mondeghili, risotto "con l’ossobuco in gremolada, cassoeula e una stragolosa costoletta alla milanese (qui, come ha da essere, di vitello, e con l'osso).

piazza Martiri di Via Fani 90 – tel. 3498985891

CRISTIAN MAGRI - SETTIMO MILANESE (MI)

Lasciatevi sorprendere dalla bellezza di questo angolo di hinterland milanese, a pochi minuti dallo Stadio San Siro, dove arrivando avrete l’impressione di trovarvi in un piccolo borgo altoatesino, con la vista che verrà catturata dalla graziosa casa tutta in legno con il tetto a spiovente e dal curato giardinetto davanti, dal piccolo lago e dalla grande terrazza a pelo d’acqua (che è anche dehors dove è bellissimo mangiare nella bella stagione), e ancora, dall’orto ricavato nel campo che si stende sulla sinistra.

All’interno, nelle sale che sono state trasformate in piccole bomboniere eleganti, i piatti di Cristian Magri, autentico maestro di cucina contemporanea d’autore, della cui genialità avrete documentazione, da quella costoletta di vitellone alla Aimo & Nadia, zucca mantovana, salvia croccante, purè di patate agli amaretti, che oltre ad essere omaggio ai maestri del gusto italiano sarà versione succulenta e di alta scuola della costoletta alla milanese. Classe!

Via Meriggia 3 - tel. 0233599042