Tra le cantine che hanno contribuito a sottrarre all’estinzione questo nobile vitigno valdostano, Les Cretes della famglia Charrère
Il rapporto tra vino e italiani è in crisi? In Italia il consumo di vino procapite è sceso a 33,4 litri, circa un bicchiere al giorno. Il 64% è gustato tra le mura di casa, durante i pasti (72%), per circa una bottiglia la settimana. Il consumo fuori casa (10% nei wine bar e locali e 17% al ristorante) è in media di mezza bottiglia la settimana. È quanto emerso dalle prime attività di ricerca effettuate dall'Osservatorio del Vino italiano. La flessione ha visto sottodimensionare il mercato del vino del 3% nel decennio 2004 – 2014, e a diminuire «sono soprattutto – dice Silvia Zucconi di Nomisma Wine Monitor – i consumatori regolari: sono scesi a 1,3 milioni nel 2014 quelli che dichiarano di bere mezzo litro o più ogni giorno, rispetto ai 4 milioni di dieci anni prima». Un altro dato. Gli italiani oggi associano al vino tre idee: tradizione (30%), convivialità (25%) e occasioni speciali (12%), a testimonianza che per tanti il consumo di bianchi rossi e spumanti si sta sempre più allontanando dalla quotidianità. La birra invece è associata a «divertimento (24%), relax (19%), convivialità (15%) e festa (14%)».
Sintomi preoccupanti? O al contrario, il calo di consumi è un successo, perché esito del farsi largo della filosofia del «bere meno, ma bere meglio?». Per quanto ci riguarda, propendiamo per questa seconda lettura. E siamo convinti che questa situazione possa essere ulteriore stimolo per tutti i produttori, a far propria la scelta per la qualità. Per questa ragione, oggi vi proponiamo un grande vino riassaggiato con emozione in questi giorni, prodotto da una cantina, Les Cretes (tel. 0165902274) di Aymavilles (Ao) che ha nella qualità il suo credo, e che vede i titolari, la famiglia Charrère, operare nel pieno rispetto dell’ambiente, valorizzando il “terroir” con fedeltà e rispetto delle tradizioni. Nel bicchiere quindi il Fumin. Dal colore rosso rubino con riflessi viola, al naso ha note fruttate, con sentori frutti di bosco, tra cui spiccano le more e i mirtilli, note speziate e sentori di cuoio. Caldo e di buona struttura, in bocca è equilibrato, piacevolmente sapido, armonico e di buona persistenza. Si abbina a carni rosse e formaggi di media stagionatura. Bere meno ma bere meglio!