A Castrovillari, i fratelli Filpo, da un mix di erbe officinali raccolte ai piedi del Monte Pollino, hanno ridato vita al liquore che aveva inventato il nonno, dandogli un gusto fresco e moderno

Era il 1892 quando il dottor Carmine Caterini, a Castrovillari, creava la Ferrochina Caterini. Un tonico corroborante a base di Ferrochina arricchito da un mix di erbe officinali raccolte ai piedi del Monte Pollino. Il suo successo fu grande.
image5.jpegE tra i documenti che decantavano le doti del liquore, la testimonianza più antica è conservata in un articolo della rivista locale “La nuova Rivista, quindicinale di Scienze, Lettere ed Arti”, del 10 Novembre 1895, dove era scritto: “Il liquore Ferro-China Caterini è un preparato tonico, ricostituente del sangue, contenendo le proprietà della China e dei preparati ferruginosi.”

Nel 2016 i fratelli Filpo ritrovano un’antica agendina contenente la ricetta originale della Ferrochina Caterini. Con Ortensia Caterini Filpo, autentica memoria storica della famiglia, che in quel momento ricorda di quando il nonno, Carmine Caterini, preparava “una miracolosa bevanda che si era fatta conoscere in tutta Italia”.
image7.jpegDa lì la scelta di ridare vita all’antica Ferrochina, rivisitando e arricchendo la ricetta, dandogli un gusto fresco e moderno. Decidendo di onorare lo storico nome dell’antica Farmacia del nonno e di segnare la transizione del prodotto dall’antico al moderno, chiamandola Ferrochina del Moro.
image8.jpegRifacendosi al fatto che all’ingresso della Farmacia era presente un Gaper, testa di legno raffigurante un moro con in bocca una pastiglia, che, nel ‘700, veniva esposta quando dall’Oriente arrivavano spezie rare. Oggi questo piccolo amaro - gioiello che nasce dall’unione di antiche spezie, radici ed erbe officinali sta vivendo una nuova stagione di successo, segnalandosi sia per la sua eccellenza, sia per quella sua versatilità che, come dice Francesco Saliceti, fuoriclasse del gusto calabrese, e instancabile alfiere delle cose buone della sua terra, rende possibile gustarlo in momenti diversi del giorno e in modalità differenti.
image9.jpegLa Ferrochina, infatti, oltre che ad esser proposta come digestivo, a temperatura ambiente, con il sorso che esalta le sue note amare affascinanti, può essere anche servita, soprattutto ora che arriva la bella stagione, ghiacciata, come aperitivo. O, al contrario, scaldata, in una versione corroborante e con il calore che valorizzerà le sue note aromatiche. Detto che in tutte le differenti modalità con cui sarà proposta sarà un’emozione. Voi godetevi la sua classe e la sua complessità gusto olfattiva che vi conquisterà con le sue note di genziana, rabarbaro, corteccia di china, scorza di arancia.

È uno dei migliori amari d’Italia!

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