Ristoranti dove il panino è d’autore, l’ultima sfida di Gian Marco Senna e Fabio Paolini
«Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura. Una tradizione venuta, risalita dal profondo della razza, una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio delle cattedrali. E sono solo io – io ormai così imbastardito – a farla adesso tanto lunga. Per loro, in loro non c’era allora neppure l’ombra di una riflessione. Il lavoro stava là. Si lavorava bene. Non si trattava di essere visti o di non essere visti. Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto». Il nesso tra Charles Pèguy e l’indirizzo che vi segnaliamo oggi. Presto detto. E sta tutto in quello che il grande scrittore francese riassumeva nel suo ripetete “ben fatto”. È la filosofia di vita, e di lavoro, appunto, che ispira sin dagli esordi, Gian Marco Senna e Fabio Paolini, giovani e talentuosi imprenditori della ristorazione, che hanno creato e lanciato, in questi ultimi anni, alcuni dei locali del gusto più intelligenti e di maggior successo.
Ben fatto. È lavoro “ben fatto” – solo per citare due dei loro locali – quello che ha per protagonista la cucina milanese alla Pesa (via Fantoni). Ed è lavoro ben fatto quello che porta in tavola piatti di mare (tra i migliori della città), con crostacei e pesce da favola al ristorante Bianca (via Panizza). “Ben fatto”, anche “Fatto bene burger”. Sembra un gioco di parole, ma non lo è, visto che “Fatto bene burger”, altro non è che l’insegna dei loro ultimi tre ristoranti (il primo in via Buonarroti, 8 – tel. 0245374498, il secondo in via Vincenzo Monti 56 – tel. 0245471824 ed il terzo in via Borsieri, 14 – tel. 0239820535).
Nel nome, la sintesi della loro filosofia. C’è una via italiana e di qualità anche all’hamburger. E che è così lo dice il fatto che il pane è del grande Grazioli di Legnano e la carne del sommo Oberto di Alba. E lo conferma il fatto che tutte le materie prime impiegate sono le migliori. Morale, una sosta qui sarà un’esperienza di gusto che potrà avere il sapore di un Opening Burger, con carne di razza fassona piemontese, Fontina Dop, pomodori, cipolle di Tropea, lattica trocadero, maionese delicata servito con patata novella cotta al forno e sale Maldon, o del Fatto Bene Burger, con carne fassona piemontese, Asiago Dop, foie gras, germogli di soia servito con patata chips “Fine de ratte”. Ma se non amate la carne, avrete a disposizione due panini con pesce (Salmon chic burger o Fish & Chips Burger, il primo con salmone selvaggio scozzese, il secondo con filetto di merluzzo dorato) piuttosto che due proposte con verdure (Veggie no Vegan con spinaci e Really Veggie con melanzane). Chi vuole può orientarsi sui piatti freddi (tartare di fassone, insalate o caprese). Con un buon dolce e un buon bicchiere di vino dell’ottima, piccola, selezione, uscirete dicendo, Ben fatto avere provato Fatto bene!