È il ristorante che dà sulla piazza della città, oggi condotto da una coppia giovane e affiatata
“Nissa dla Paja” (Nizza della paglia) così ancora 50 anni fa veniva appellata questa cittadina, punto di riferimento di tanti piccoli paesi, compreso il mio (Abazia di Masio), che confinava con Incisa Scapaccino e poi con Nizza. A Masio invece era diverso, perché, nonostante la comunanza fra Abazia e Masio, gli abitanti di quest’ultima gravitavano più su Rocchetta Tanaro e poi Asti. A Nizza io ci andavo in bicicletta, perché nel giorno di mercato facevano la “bellecalda” (la farinata). E ci sono tornato un venerdì di mercato, questa volta per tornare alle Due Lanterne, un ristorante mitico che dà sulla grande piazza Garibaldi dove c’è pure il Foro Boario, oggi dedicato agli eventi.
Ora, da circa un anno è cambiata la gestione e tante novità si incontrano varcando la soglia di questa meta sicura, che ovviamente è una celebrazione del vino. Intanto la cucina, affidata al giovane Andrea Cavallo che già si era fatto conoscere a Villa Prato a Mombaruzzo. In sala la sua metà, la sorridente Valentina Torello, alla quale si legge negli occhi il vento di novità. Che inizia dagli ambienti rinnovati e resi più eleganti, con i tavoli tondi che favoriscono la convivialità. Ma anche lo spazio della cantina è in fase di ristrutturazione, per favorire situazioni più consone alla degustazione.
Detto questo, il pane è fatto in casa e il menu degustazione (4 portate) è appena a 40 euro. Alla carta troverete tutti i classici dell’astigianità (12/14 euro): dalla carne battuta con robiola e tartufo nero, al girello di vitello di fassone con la salsa tonnata al bis di peperone ripieno.
Indecisi fra l’insalata di galletto con sedano, Bra duro e noci e la tartara di ricciola con burrata e pomodorini confit (20 euro) abbiamo scelto quest’ultima.
Di primo i ravioli del plin al sugo di arrosto (14 euro) sono iconici e perfetti (ma la dimensione li caratterizza più come “ravioli astigiani”).
Ce li servono anche alla curdunà: semplicemente su un panno, senza condimento.
Ottimi anche gli gnocchi di patate al ragù di carne, salsiccia e pomodoro (13 euro).
Ci saranno poi i tajarin ai 40 tuorli, e la lasagnetta croccante, mentre entra nell’oblio il piatto che era simbolo del locale: gli spaghetti alla carrettiera.
Ai secondi, ci si sbizzarrisce con baccalà mantecato, rolata di coniglio, brasato al Nizza, pancia di maialino glassata alle albicocche e indivia arrosto, ma anziché cedere alle costolette di agnello impanate e fritte con senape, cipolle rosse caramellate e sancrao, lo spirito del critico mi ha portato a chiedere un piatto che ho smesso di ordinare nei ristoranti, tante sono state le delusioni ricevute. E invece il polpo arrosticciato su crema di zucchine, menta, olive taggiasche e pomodorini secchi (16 euro) era molto buono.
Così come il bonet (8 euro) e il gelato fatto in casa. Ma c'è anche il tortino di mele con gelato alla crema.
Che dire, il nostro collaboratore che ha assaggiato più di me ci aveva avvisato: merita una visita. È vero!!! Bravi, bravi!
Le Due Lanterne
Piazza Giuseppe Garibaldi, 52
Nizza Monferrato (AT)
Tel. 345 255 6505