Alcune anteprime delle tante novità del mondo del vino che pubblicheremo su ilGolosario

Le degustazioni collettive quest’anno sono state tutte impegnative, non solo per il numero di campioni (l’ultima in ordine è stata quella dedicata ai Vermentino d’Italia), ma per la qualità delle ultime annate con una sequenza infinita, che va dal 2013 al 2020, superba. Per questo le nostre degustazioni e anche le novità che si leggeranno sul Golosario saranno tante. Leggiamo qui alcune anteprime.

COSTADORO di San Benedetto del Tronto (Ap)
https://vinicostadoro.it/
Piceno Superiore 2017
L'azienda nasce dalle proprietà di antiche famiglie del Piceno da secoli dedite all'agricoltura. E' dal 1969, grazie al conte Mimmo Costantini Brancadoro, che inizia la commercializzazione dei vini con l'acquisto di nuovi terreni fino ad arrivare ai 120 ettari attuali tra le colline di Marche e Abruzzo. Le linee attualmente sono due, con prodotti certificati biologici. Abbiamo assaggiato la Passerina La Ferola 2020 con un naso decisamente fruttato, com'è proprio della passerina, e un'acidità ampia e lunga, quindi il Falerio Le Ginestre, con un profilo olfattivo particolare che lascia trasparire speziature di chiodi di garofano e in bocca e rotondo e diretto al tempo stesso, con una sapidità finale che lo esalta. Questo è stato il nostro campione di riferimento fino all'assaggio del Piceno Superiore 2017 il vino che ci ha letteralmente conquistati: un rosso con profumi netti, la giusta intensità e note minerali di grande eleganza che si specchiavano in un tannino che si fa sentire senza urtare.
costadoro.jpgDONNACHIARA - KAPEMORT di Montefalcione (Av)
www.donnachiara.com
Irpinia Aglianico “Averno” 2018
Donnachiara nasce dalla storia di una famiglia nobile campana e si ispira alla trisavola Donna Chiara Mazzarelli Petitto che a fine Ottocento condusse coraggiosamente l'azienda agricola puntando proprio sulle vigne. Oggi al timone dell'azienda c'è la pronipote Ilaria che ha deciso di puntare in alto, affidandosi anche alla consulenza di Riccardo Cotarella. La linea Kapemort è un progetto ex novo che si ispira nelle etichette alla Napoli esoterica e in particolare al culto delle anime pezzentelle, rielaborato in modo artistico. Il risultato è esplosivo, coerente con quanto troviamo nel bicchiere. Il Fiano di Avellino Sybilla 2020 ha un naso di macedonia, agrumi, con acidità diffusa in bocca. La Falanghina del Beneventano Parthenope ha note fruttate e di caramelline con un piacevole finale sapido. Merita particolare attenzione il Greco di Tufo: il Maride, annata 2020, che insieme alla frutta mostra quella mineralità che spiccherà il volo nella Riserva che al naso acquista in finezza con i profumi di salvia e macchia mediterranea e in bocca appare placido, disteso. I rossi proseguono sullo stesso solco: il Campania Aglianico Nerone 2019 al naso ha profumi di confettura di carrube, mandorla, rabarbaro e un tannino levigato, persistente. L'Aglianico Averno 2018 condivide le stesse sensazioni però le amplifica, le affina con una nota di fungo, di sottobosco, che nell'altro campione era assente e una speziatura importante.
kapemort.jpgMONCARO di Jesi (An)
https://www.moncaro.com/it/
Offida Pecorino Ofithe 2020
Moncaro nasce come cantina cooperativa nel 1964 grazie all'intraprendenza diun gruppodi viticoltori locali che credono nelle potenzialità del Verdicchio. La cantina viene costruita a partire dal 1970 e dieci anni dopo inizia la sperimentazione su metodi di coltivazione biologica che negli anni si spanderanno su una parte importante dei vigneti: nel 2016 la riconversione infatti riguarderà 175 ettari che si aggiungono ai 60 già certificati. Oggi la realtà è ormai un punto di riferimento nel mondo del Verdicchio dei Castelli di Jesi a cui si è aggiunta un'importante presenza nell'area del Rosso Conero, a Camerano, e in quella del Rosso Piceno, ad Acquaviva Picena. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Ca Ruptae Cassico Superiore 2020 al naso è ricco di frutta (spaziando quasi sul melone), con note particolari di pietra bagnata, in bocca è ampio con un finale che vira sull'amaro. Eccellente l'Offida Pecorino Ofithe 2020 con profumi di macchia mediterranea, origano, mentre in bocca è fresco e lungo. Il Piceno Superiore Campo delle Mura ha un naso decisamente fruttato con una speziatura che si fa sentire, mentre il Rosso Conero Nerone Riserva 2016 tira fuori tutta l'eleganza che questo territorio riesce ad esprimere. Davvero iconici questi vini, coerenti con quanto ci si può aspettare dalla Doc di riferimento.
moncaro.jpgTENUTA NATALINA GRANDI di Gambellara (Vi)
https://www.cantinagrandi.com/
Veneto Cabernet Sauvignon 2020
I Grandi sono viticoltori da cinque generazioni con un'eredità trasmessa di padre in figlio fino al 1991 quando Natalina apre l'azienda che porta il suo nome insieme al marito Giovanni Framarin e ai figli, Luca, Lisa e Valentina. La scelta produttiva è netta: garganega, glera, merlot e cabernet lavorate in purezza per tirar fuori il massimo dai singoli vitigni. Il Gambellara Spumate Brut Ricordo guarda alla tradizione di queste terre con un naso che evoca frutta cotta e dattero, che si ritrovano in una bocca che, grazie a questi profumi, conserva una certa dolcezza. Il Lessini Durello Metodo Classico Extra Brut 2017 si inserisce nel solco dei Durello e ci fa ritrovare la mineralità vulcanica che li caratterizza e poi la fragranza che gli è propria. Il Veneto Cabernet Sauvignon 2020 ha un bel naso fruttato, fresco, con note di piccoli frutti e lamponi.
grandi-natalina.jpgCASCINA ALLEGRA di Ottiglio (Al)
http://www.cascinallegra.com/it/
Barbera del Monferrato Superiore Alcina 2015
Vigne, olio extravergine di oliva e nocciole per questa azienda del Monferrato che sorge in una delle zone più belle di Ottiglio, in località Madonna dei Monti. La cascina della famiglia Ruvera, in mattone e tufo - che qui chiamano pietra da cantoni - oggi è dotata anche di una spettacolare sala di degustazione affacciata sulle vigne. Un luogo dove merita trovarsi per assaggiare i loro vini, in particolare due rossi che abbiamo trovato entrambi interessanti. Il Monferrato Rosso Sermonti 2015 ha un bel sorso pieno, così come la sua Barbera del Monferrato Superiore Alcina 2015, che al naso presenta anche curiose note salmastre, quasi di olive in salamoia, accanto ai marcatori tipici del vitigno. In bocca il nostro commento è esplicativo: "Ha l'abbraccio tipico della Barbera”.
cascina-allegra.jpgTENUTA ALEMANNI di Tagliolo Monferrato (Al)
www.tenutalemanni.com
Dolcetto di Ovada “Anvud”
Tre ettari e mezzo di vigna sulle colline di Tagliolo Monferrato, per questa azienda agricola in cui ha fortemente creduto la fondatrice Annamaria Alemanni oggi coadiuvata dalle figlie. Terreni bianchi e calcarei, capaci di produrre vini di grande consistenza, ideali per le uve di dolcetto. Ne abbiamo avuto riprova con l'assaggio dell'ottimo Dolcetto di Ovada Anvud 2017 che si presenta con un naso molto floreale, dai sentori di viola. In bocca è morbido, equilibrato, con un tannino dolce e mai allappante. Accanto a questo che è il vino ammiraglio della cantinta, insieme all'altro classico, il Dolcetto di Ovada Superiore Ansè, la cantina sta lavorando su nuove etichette che strizzano l'occhio alla vitivoltura naturale: il Monferrato Bianco Tre Lune, il Vino Bianco da uve muffate Nunun e il Monferato Rosso Aimenì. Da monitorare perché le premesse ci sono.  
tenuta alemanni.jpgPEDEMONTIS di Priocca (Cn)
https://www.pedemontis.it/
Langhe Favorita Gajet 2020
Pedemontis di Priocca (Cn) rappresenta un perfetto esempio di azienda agricola promiscua dove vigne e noccioleti convivono. Il loro Roero Arneis Arajs 2020 è abbastanza classico, contrassegnato da una buona sapidità sul finale. Meglio il Langhe Favorita Gajet 2020, dal naso decisamente fruttato con sorso rotondo e acidità ficcante. 
pedemontis.jpgDOSIO di La Morra (Cn)
https://dosiovigneti.com/
Barolo Serradenari 2017
Sempre dal Piemonte e in questo caso dalle Langhe, un grade vino: il Barolo Serradenari 2017 di Dosio, che ha i suoi vigneti in questo cru che rappresenta il punto più alto di La Morra e di tutta la denominazione. È un vino sontuoso, che al naso evoca il vermouth chinato in tutte le sue espressioni più eleganti. In bocca ha un sorso molto fine, fresco, persistente, diritto.
dosio.jpgMIRIZZI /MONTECAPPONE di Jesi (An)
https://www.montecapponevini.it/
Marche Rosso Cogito R - Vinum Rubrum
Infine a Jesi (An) segnaliamo il Marche Rosso Cogito R - Vinum Rubrum di una famiglia, Mirizzi, che con l'azienda Montecappone ha rappresentato e rappresenta tuttora un capitolo importante nella storia del Verdicchio. Ha naso fruttato, molto elegante, con una punta di tè, e un sorso altrettanto ricco di frutta, rotondo e generoso.
mirizzi.jpg

Foto apertura Pixabay
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