Solida conferma nella città marinara. Panzanella all'astice da capogiro

È uno dei locali più accoglienti ed eleganti di Genova, questo Le Cicale in città (via Macaggi, 53/r – tel. 010592581), in zona Fiera e Brignole. Riposante nei suoi colori tenui, adornato di specchi e lampadari, suddiviso in più salette, apparecchiato con grande garbo. A guidarlo con mano sicura – assieme alla sorella Ilaria e alla moglie Federica - è Matteo Costa, che propone una cucina rassicurante, senza ricerche esasperate ed estri gourmet: piatti sempre equilibrati, cotture impeccabili, presentazioni curate.

Il menu è prevalentemente di pesce, ma non mancano piatti di terra. Per cominciare, è radiosa la panzanella all'astice (o ai gamberoni, a seconda dell'offerta): perfetta la cottura dei crostacei, azzeccata la salsa verde al basilico. Buono anche il nasello scottato su cime di rapa e salsa di datterini. Tra i primi, è un classico la zuppa di pesce alla provenzale, celata al primo sguardo da una cupola di sfoglia. Dal fuori carta, invece, i godibili paccheri di Gragnano con bottarga fresca e stagionata pomodori datterini su burrata di Andria.

Il calamaro bruciacchiato su crema di patate limone e carciofi fritti gioca sulla consistenza del calamaro (e dei pomodori) e l'acidità della crema di patate al limone. Buon piatto. Dolci nella norma: tiramisù destrutturato o sorbetto alla nocciola con panna e granella di nocciole. Nella carta dei vini, valide – ma abbastanza consuete - bottiglie italiane e francesi. Servizio attento. Con quattro piatti, si resta sui 60 euro, bevande escluse. Nel complesso, meritati.

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