Un nuovo libro per affrontare i problemi di ogni cuoco in erba

Avete presente i libri di ricette che avete sullo scaffale della cucina. Bene, Chef in quattro ore (Cairo Editore, p. 647, € 29,90) non ha nulla a che vedere con quelli. L’autore, Timothy Ferriss non è un cuoco (anzi con la cucina non ha quasi nulla a che vedere). Eppure è riuscito a creare un best seller di circa 700 pagine, in cui promette di avvicinarvi ai fornelli in quattro ore. Non è un libro sulla cucina, ma sull’apprendimento. Soprattutto è un libro piacevole da leggere. Avvincente, coinvolgente, ricchissimo di informazioni.

Si passa dai consigli per ottenere un fuoco migliore a un tour gastronomico di New York. Ci sono gli utensili indispensabili, la ricetta del pollo sottovuoto, la cucina brasiliana e quella italiana. C’è il soffritto, Chicago e le basi scientifiche che permettono di creare un gelato in 30 secondi. E’ un caos organizzato, una lettura che solo a prima vista sembra confusionaria ma in realtà strutturata intorno a un calendario di lezioni (in capitoli diversi rispetto all’utente ovvero il casalingo, il selvaggio, lo scienziato e il professionista). In realtà c’è un fil rouge che lega il tutto, costituito anzitutto da un linguaggio confidenziale, ironico.

Non c’è insegnamento, ma consigli, racconti, in un linguaggio scanzonato dove la parte didascalica è spesso interrotta dall’aneddoto divertente. A colpire ancora di più in questo manuale è la grafica, moderna, chiara e allo stesso tempo quasi da pop art. Si usano colori e caratteri diversi. La fotografia ha grande spazio, ci sono grafici accanto a inserimenti fumettistici. Ma soprattutto ci sono professionalità diverse (oltre 100) che si parlano e si confrontano con un obiettivo: “non creare grandi cuochi ma aiutare a superare quei problemi che tutti i cuochi in erba almeno una volta nella vita hanno dovuto affrontare”

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