Con piatti di pesce e di carne, ma anche con le invitanti pizze qui si va sul sicuro
Il menu si apre con una citazione di Voltaire: “Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere”.
Normalmente diffido dalle frasi ad effetto riportate sui menu, perché quasi sempre, a cena conclusa, non riesci a capirne il senso. All’Ogliastrillo (s.s. 113 - c.da ogliastrillo - tel. 3319272205) la citazione di Voltaire, unita al proclama “chilometro zero” riportato sotto il nome, mi sono sembrate una sfida da accettare.
Cefalù è un bellissimo borgo marinaro, tutto da godere, ricco ovviamente di tanti ristoranti e locali per turisti. L’Ogliastrillo è invece in posizione infelice, sulla statale, a qualche Km dal centro del paese. Dotato di ampio parcheggio, è un locale arioso e attrezzato anche per grandi numeri. Ottima la sistemazione all’aperto, per le calde serate d’estate.
È anche pizzeria “con impasti solo di grani antichi siciliani come mix di tumminia, perciasacchi e russello”. Propone un’ampia gamma di birre artigianali di Sicilia e il vino della casa – notizia! – è più che bevibile. Le pizze sono tutte invitanti: Castelbuonese (pomodoro, mozzarella, capocollo, burrata, mandorle), Eoliana (pomodoro, pecorino, origano, acciughe, cipolle, pan grattato, capperi). Ottima la Bronte (mozzarella, speck, ricotta, pistacchio di Bronte). Ben cotta, morbida, con cornicione assolutamente da non scartare.
Ovviamente, oltre al forno, c’è la cucina, con materie prime veramente eccellenti e del territorio. Con il pesce si va sul sicuro: tra caponata di spada, cozze scoppiate, spada alla griglia, polpetti murati, ci si può togliere ogni voglia.
Da assaggiare, tra le interessanti proposte di carne, la pasta alla Taianu, piatto tipico di Cefalù, con pomodoro, carne di manzo, melanzane fritte, pecorino, vino bianco.
Sfida vinta: l’Ogliastrillo ha una sua filosofia che mantiene nelle gustose proposte di pizze e menu. Merita la visita.
