A le Cave di Moleto la nuova gestione della famiglia Grossi

C’è una leggenda che avvolge di un certo mistero Moleto, piccolo borgo del Monferrato del comune di Ottiglio: qui sarebbe sepolto l’oro dei saraceni. Sarà per questo o semplicemente perché il panorama che si gode da qui, anche di notte, è impareggiabile, che ogni sera una folla di giovani arrivano fin quassù. Il vigile del paese fa posteggiare le auto in basso, sapendo che arriveranno in tanti, a tutte le ore.

Il locale più gettonato è il “Bar chiuso”, ma poco prima, in una cascina di tufo con la corte, c’è il ristoro le Cave di Moleto (Frazione Moleto, 10 - tel. 0142 921468), davvero suggestivo.

Dal 2017 la gestione è della famiglia Grossi, che a Casale ha anche il ristorante La Torre. E qui ha trasportato la propria esperienza e anche una ventata di freschezza, giacché il figlio si occupa della musica dal vivo. Bisogna venirci per cenare sotto le stelle oppure nel fresco della antiche stalle che danno sulla corte. All’interno, una teoria di salette ancora più eleganti, mentre la cucina è a vista sulla stessa corte.

Si mangiano i piatti più sfiziosi del ricettario di Patrizia Grossi: la battuta di fassone con gelato alla senape, il vitello tonnato alla Monferrina antica, lo sformatino ai fiori di zucchina con salsa allo zafferano e il carpaccio di baccalà agli agrumi e pepe rosa. Buone le lasagne con caviale di zucchine e scamorza affumicata, gli immancabili plin di magro con bietole al burro e salvia. Prendete però i tagliolini con carbonara destrutturata o il freschissimo risotto al peperone e gorgonzola.

Fra i secondi non manca il carpione alla monferrina: cotoletta, uovo e zucchine, ma anche la coscia di manzo marinata con verdure grigliate. La tagliata di fassone e la terrina di bollito misto estivo. Ma che dire dell’insalata di trippa?

Ai dolci: crema catalana ai frutti della passione, tiramisù e torta caprese al cioccolato con gelato.
Oltre ad aver mangiato bene, avrete respirato l’autentica aria del Monferrato. Fantastico!