Una sosta consigliata per il pesce proposto in tante ricette diverse, tra cui il tipico Brodetto alla sanbenedettese, il piatto tipico della città

Cos’è un professionista? O meglio com’è un locale desiderabile? È proprio come questa Caserma Marinara di San Benedetto del Tronto (via Caserma Guelfa, 5 – tel. 0735753900), comodissima per l’uscita dell’autostrada, comodo anche il parcheggio intorno alla struttura antica che accoglie un ristorante diviso in due grandi ambienti.

Il patron Federico Palestini è un vero signore: ti accoglie e ti rende edotto, mostrandotelo, dell’acquisto di pesce del giorno, che volendo ti potrà cucinare. Ha una carta dei vini davvero competente, con tante etichette marchigiano-abruzzesi da conoscere. E se gli chiedi il vino a bicchiere, ti serve bottiglie scelte e non banali, quasi attento a non deludere minimamente il cliente. Che bello!

Ma che bello anche l’ambiente ampio e raccolto, dentro a una struttura antica resa calda. Qui si viene per il pesce, ma anche il dettaglio del pane e delle focaccette fatte in casa è interessante. Se tornassi chiederei, qui senza alcuna esitazione, il menu degustazione a 60 euro. Cinque portate classiche, anche se i piatti storici sono nel menu della Caserma: trippa di pescatrice e pescatrice in potacchio con patate in porchetta. Che siano professionisti lo capisci anche dal menu per bambini. Ora, il piatto tipico della città, il Brodetto alla sanbenedettese (è una delle prove dell’esistenza divina), che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare nella casa di uno storico socio di Papillon, bisogna prenotarlo, mentre dal mercato locale arriva sempre il rombo al forno con le patate, il guazzetto e, quando disponibile, lo scorfano in umido.

Dei nostri assaggi, in due visite differenti nel giro di pochi giorni, alla carta, ecco la caponata con calamaro fritto e buccia di melanzana, il filetti di triglie marinate in casa (eccellenti), l’insalata di calamaretti. Buonissimi i paccheri Caserma Guelfa, ma anche le linguine al battuto di pescatrice e le mezzemaniche allo scoglio. Coi pesci hanno anche un poker di risotti niente male, mentre le paste all’uovo annoverano ravioli di pesce agli scampi e tagliatelle bottarga e scampi sgusciati. Per quanto riguarda i secondi, oltre ai già citati, inutile dire che qui c’è da sbizzarrirsi sul pesce. E se vi tenta il fritto misto di paranza, sappiate che la scelta è più che giusta. Altrimenti grigliata reale o branzino in crosta di sale. Imperdibili a fine pasto i biscotti secchi di Amelia, ma anche zuppa inglese e tiramisù.

Una gran bella sosta! Come dire: da soddisfazione totale!

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