Nel ristorante - bomboniera di Mauro Elli, atmosfera romantica, classe, cucina d'autore

Nella sfida infinita tra i campioni del gusto dei due rami del Lario, tra Como e Lecco, la finale della Champions League della ristorazione d’eccellenza lariana ogni anno ha due protagonisti, Pierino Penati di Viganò Brianza, per il ramo lecchese, Il Cantuccio per il ramo del comasco. Seppur pluripremiati - un po' come fossero, nel football, Inter e Milan in Italia, Real Madrid e Barcellona in Spagna - con il passaggio di testimone dai precedenti condottieri agli attuali, a dispetto dei gufi che pronosticavano un futuro fosco, con il subentrare a papà Pierino del figlio Theo Penati per il ristorante Penati, e ai coniugi Foresti di Mauro Elli per il Cantuccio, le cose, casomai, sono migliorate ancora.

Corone radiose del GattiMassobrio da sempre, quest'anno ci hanno davvero entusiasmato. Lo diciamo perché ai giovani che cercano modelli e spesso si ispirano a figure che, in verità, sono fuorvianti, farebbe bene guardare a giganti della cucina italiana come questi due grandi chef patron, da cui il gusto è protagonista, spume e cazzeggi non hanno spazio, i conti son fatti come si deve, visto che chi paga son loro, e nessuno fa il fenomeno con i soldini di qualcun altro.

In questo weekend di Formula 1, a due passi dall'autodromo, quindi da mettere in conto una sosta da queste due tavole del nostro privilegio. Se di Theo Penati vi avevamo giá detto, oggi qui vi raccontiamo della nostra ultima visita al Cantuccio (via Dante 32 - tel. 031628736). Anima di questo ristorante romantico - con la saletta bombonierosa con pochi coperti (perchè l'attenzione al cliente è sartoriale), e i tavoli apparecchiati in modo elegantissimo e alla giusta distanza uno dall'altro - é Mauro Elli, chef fuoriclasse e vero maestro di grande cucina, come dimostrano i suoi tanti allievi oggi impegnati nei migliori ristoranti del mondo (per citare solo gli ultimi tre, due giovani chef ora sono al celeberrimo, tristellato, Auberge del l'Ill di Illhaeusern e un suo giovane di sala, è restaurant manager al Claridge's di Londra).

La cura del dettaglio è meravigliosamente maniacale, dallo sgabello Riva ai fiori sui tavoli, fino alla sequenza golosa di appetizer servita come benvenuto o ai tipi di pani e grissini serviti. In un'atmosfera peró che non ha nulla di museale, perchè come dimostra la presenza dei grandi imprenditori o vip, qui ci si sente a casa. Cuore e gloria di un'esperienza qui, comunque, il servizio impeccabile, e il mix di una cantina che ha vini meravigliosamente spiazzanti, con etichette non scontate e selezionate con competenza da Elli, e la sua grande cucina.

Toccherete il cielo con un dito con l'uovo impanato e fritto su salsa di acciughe, poi con l'astice in insalata di pomodorini, tropeane e pesche gialle, quindi con il risotto con filetti di lavarello mirtilli e salvia, e con la ricciola di fondale alghe e salsa di cipolle di Tropea. Pavlova alle fragole o mottarello alle ciliegie e meringhette come dessert e coccole finali a chiudere un'esperienza che vi avrà regalato pura felicità! È Champions League del gusto!

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