Una cena da cinema

Al Torchio, nel ricetto di Candelo (Bi), dove cucina e stelle (cinematografiche) si incontrano

Un altro ricetto molto bello, quello di Candelo, che rappresenta una delle strutture fortificate medioevali ad uso civile (granai, ricovero per le popolazioni e così via) d’Europa. Qui ci siamo seduti ai tavoli di un ristorante da cinema, non solo per la cucina ma perché è stato set di film memorabili, da I Promessi Sposi a La Freccia Nera fino all’ultimo Dracula firmato da Dario Argento. Merito anche del magnifico torchio, che dà il nome al locale e che fa bella mostra all’interno del ristorante, che porta la data del 1763.

Si può mangiare nel ricetto sulle antiche pietre dove hanno allestito due dehors oppure all’interno nella teoria di sale, soppalchi, molto romantici e suggestivi.

Il patron Alberto Barbirato è un selezionatore di materie prime molto attento e la cena è una goduria.
Si parte dagli antipasti con l’uovo in crosta su leggera fonduta di tometta biellese (euro 12)

e vitello tonnato alle erbette (euro 10).
Tra i primi abbiamo assaggiato con soddisfazione la calamarata con crema di patate con polpo e pecorino (euro 13) e i ravioli al nero di seppia con salmone profumato all’arancia e bottarga di muggine (euro 12) anche se il piatto che non dimenticherete sono gli gnocchi soffiati con crema di cavolo viola e trito di nocciole piemonte (euro 12).
Ai secondi soddisfacenti sia i piatti di pesce, come il polpo arrostito con crema di patate, carote e olive taggiasche (euro 20)
sia quelli di carne come il filetto di bue al pepe verde con salsa Woronoff (euro 20) e la costoletta di vitello alla milanese (euro 20).
C’è poi un reparto Brace che offre lo spiedone del Torchio (euro 18) accanto a preparazioni più classiche come la fiorentina o lo chateubriand (euro 20).
Ai dolci chapeau di fronte al gelato alla crema bertinetti con ratafià di Andorno e fragole e al nido di meringa con crema chantilly, pesche e ciliegie (euro 6).