All’interno di un relais immerso nel verde questo ristorante propone un menu intrigante e un’entusiasmante scelta di vini (anche a bicchiere)
Questa trattoria è bellissima, e fa parte del Relais Cascina Scottina di Cadeo, con 16 camere, tanto spazio verde e un ristorante che rimane fra i nostri preferiti. In cucina lo chef talentuoso Claudio Cesena che prima gestiva questa location col fratello Marco ora alle prese con un ristorante a Fiorenzuola (la Locanda San Fiorenzo in via Gramsci, 8 – tel. 0523247924).
Detto questo, seguite la strada che unisce Pontenure a Cadeo, ma prima del paese svoltate a sinistra: davanti a voi un cavalcavia e dietro l’oasi di cui vi stiamo parlando, che si è consolidata parecchio (Strada Comunale Del Riglio – tel. 0523504232). Vi accomoderete ai tavoli della grande sala, con vetrate sul giardino, per leggere il menu intrigante, fra tradizione e innovazione, che un servizio davvero gentile vi porgerà. Entusiasmante la scelta dei vini a bicchiere, segno che hanno preso sul serio le esigenze del cliente, ma anche la carta parla di una selezione meditata e di buona qualità. I pani e le focacce sono fatti in casa e se scegliete i salumi piacentini da accompagnare sarà un piacere. Altrimenti, fra gli antipasti, la crema di patate con piovra e carciofi oppure lo spiedino di foie gras e prugne avvolte nel petto d’oca affumicato al Malvasia passito. O ancora, l’hamburger di melanzane con spuma di caprino, pomodori secchi e pane croccante.
Imperdibili, fra i primi, i pisarei e fasò fatti secondo la tradizione, quindi un po’ liquidi, anche se densi, da mangiare col cucchiaio. Buonissimi gli anolini della Val d’Arda con spuma di patate, le sue bucce fritte e tartufo nero dei nostri colli accanto a gnocchi di rape rosse con crema di broccoli, calamari e maionese al nero. Quindi i cappelletti d’anatra con salsa al foie gras, profumo d’arancia e nocciole tostate e il risotto ai porcini con tartara di crostacei.
Fra i secondi la scelta è come sempre ampia e soddisfacente. Per noi, coscia d’oca con spuma di mele verdi, uva nera e frutta d’autunno, ma anche arrotolato di branzino con caponata in agrodolce e suprema di faraona farcita. E ancora: filetti di triglia al sesamo nero su gazpacho verde, foglie di oyster, polenta croccante e peperoni; spalla di maialino da latte con purea di topinambur, verza ripassata e salsa al pepe tzechuan; e infine il controfiletto di cavallo al profumo di caffè con radicchio trevisano e melograno.
Ai dolci, da scegliere fra il cioccolato con composta di pere cotte al vino rosso e crumble alla cannella e la madeline al limone con cremoso ai marroni, gelatina di cachi e salsa al rhum. Oppure l’amaretto di Parigi con cremoso al cioccolato bianco e cardamomo, sorbetto di mandarino e caramello al peperoncino. Veniteci con gli amici.