Creati con burro, uova, zucchero di canna, aromi e farina di castagne seguendo la ricetta creata dai Mastri Pasticceri bresciani

Si chiamano “Desideri” e sono i nuovi dolci bresciani ispirati all'ultimo re dei Longobardi, Desiderio, nati per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco del sito seriale “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
Un progetto “storico-goloso” voluto e condiviso da diverse associazioni del territorio, quali l’Associazione Colli dei Longobardi Strada del Vino e dei Sapori, che abbiamo avuto il piacere di avere tra i protagonisti di Golosaria Milano, l’Associazione Italia Langobardorum, che patrocina l’iniziativa, l’Ufficio Unesco del Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei.

A tirare le somme, il Consorzio Pasticcieri Artigiani di Brescia, che ha pensato di legare storia e gastronomia, elaborando una ricetta che utilizzi prodotti presenti nelle abitudini alimentari longobarde. E proprio da una ricerca storica, sono venuti alla luce importanti aspetti nutrizionali del quotidiano vissuto dai Longobardi: a partire dall'utilizzo nei dolci di frutta secca spontanea (castagne, noci, nocciole, mandorle), perché costituiva un’importante fonte energetica.

Erano soliti, infatti, raccogliere le castagne e a farle essiccare per la produzione di farine per scopi alimentari (polente soprattutto); inoltre utilizzavano le nocciole o la vite maritata per le occasioni come le feste nuziali accompagnate da dolci a base di mandorle. Per la conservazione degli alimenti, dolci e salati, si provvedeva invece all'uso di zucchero e miele.
Forse non tutti sanno che proprio ai Longobardi è legata anche la leggenda della nascita della colomba pasquale, quando una fanciulla, per suscitare la clemenza del Re Alboino gli preparò un dolce a forma di colomba. Il dolce doveva essere davvero eccezionale perché il re graziò la giovane.

Ma veniamo alla ricetta creata dai Mastri Pasticceri bresciani ai giorni nostri per realizzare questo inedito frollino: burro, uova, zucchero di canna, aromi e farina di castagne costituiscono il delicato e profumato impasto base, al quale si aggiunge anche un pizzico di sale per bilanciare il sapore finale, e una minima quantità di rum.
Ogni singola confezione riporta sul cartoncino, la bella illustrazione a colori dall’artista Levente Tani, che raffigura Re Desiderio nel gesto di porgere il gustoso dolcetto alla sposa, la Regina Ansa.
desideri-immagine-biscotti.jpgPaolo Massobrio ha avuto l'onore di assaggiarli in anteprima, trovandoli eccezionali e soprattutto perfetti in abbinamento a certi vini prodotti proprio sui Colli dei Longobardi. Ma da gennaio, i “Desideri” saranno disponibili per tutti nelle 45 pasticcerie di Brescia e provincia aderenti al Consorzio Pasticcieri Artigiani di Brescia, consultabili sul portale www.assoartigiani.it
L'obiettivo è di esportarli anche nelle altre sei località italiane dell'ex regno longobardo e che oggi fanno parte del sito seriale “Longobardi in Italia. I luoghi del potere" (568-774 d.C.): l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD), il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Torba e a Castelseprio (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG) e il Complesso di Santa Sofia a Benevento. (Speriamo anche a Longobardi di Calabria, dove ha sede la Degusteria Magnatum e il Club di Papillon della regione). 

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