Dall'Orto d'Asporto al nuovo agriturismo: Laura e Federico trasformano un sogno in realtà

Nel Biellese merita la sosta quest'accogliente struttura che valorizza i sapori della terra e promuove un'alimentazione sana e consapevole

Questo agriturismo è il naturale sviluppo dell’azienda L’Orto d’Asporto avviata nel 2015 da Laura Formagnana e Federico Zegna, dapprima dedicata alla produzione e vendita di ortaggi, poi ampliatasi con le coltivazioni di varietà antiche di granoturco e legumi oltre che ad alcuni tipi di frutta. In stagione trattano anche vari tipi di funghi (porcini, finferli, ovoli) oltre a tartufo nero e tartufo bianco.
Nel tempo, alla disponibilità di una linea di prodotti trasformati (composte, sughi, confetture di verdure varie) era poi seguita la possibilità di degustazione di piatti in loco, nel rispetto della produzione stagionale. Erano soprattutto proposte vegetariane come le zuppe di verdure e di legumi, l’hummus di ceci, le crespelle con farina di riso e grano saraceno con verza e formaggio e altro che si può trovare a Biella al mercatino del mercoledì presso Cittadellarte-Fondazione Pistoletto in confezioni da asporto biodegradabili.

Ma quella che era ormai diventata una gastronomia agricola era solo una tappa nei sogni di Laura e Federico che infatti immaginavano uno sviluppo del laboratorio di cucina con locali più ampi per il servizio a tavola e con possibilità di sfruttare anche gli spazi esterni del giardino oltre che un capanno dedicato alle grigliate. E così, a metà luglio, nel decennale dell’attività, si è svolta la prima serata del nuovo agriturismo.
Dopo un aperitivo nel giardino con vista sulle montagne il menu degustazione prevedeva: tomino con crauti di verza, miele e noci; peperoni con acciughe e burro d’alpeggio; lingua in salsa verde;
ricotta di capra con albicocche piastrate e olio al rosmarino; crema di ceci con pomodori grigliati e salsa chimichurry; focaccia con farina di canapa;
melanzane alla parmigiana alla pietra con Maccagno;
crostatina con crema al kumquat fermentato e frutta di stagione; il tutto accompagnato da acqua, birre e vini locali.
Un’ottima cena, per un nuovo inizio. Ma sempre nel rispetto della biodiversità e della valorizzazione della cultura del luogo e delle tradizioni del territorio, con piatti prevalentemente vegetariani a base di verdure, legumi e cereali senza glutine, non disdegnando però un minimo utilizzo di prodotti di origine animale provenienti da allevamenti responsabili e sostenibili.