Grande cucina, piatti unici, croccanti fritti e lievitati dalla pasta soffice come una nuvola
Questo è un luogo della felicità, un posto che merita il viaggio e che quest’anno ha toccato il vertice della corona radiosa. Stiamo parlando di Ottocento Simply Food di Bassano del Grappa (Vi), il locale di Riccardo Antoniolo, un genio dei lievitati, un puntiglioso cuoco che non scende mai a compromessi. Da un cancello si entra con l’auto in un parco dove c'è questa villa che ospita quello che noi chiamiamo il ristorante teatro (contrà san giorgio, 2 - tel. 0424503510). Così appare, con la sua sala squadrata e aperta, molto bella. Il luogo è caldo e la premessa è che qui si gusta una pizza davvero speciale, anche per l’accostamento coi migliori prodotti italiani. Che si scelga la via della cucina o quella del forno per la pizza, il risultato soddisfa ampiamente le attese.
Dalla cucina, apprezzerete dunque i carpacci di mare; il “non so che strada pigliare” (mousse di trota in salsa di mais, saor di finocchio e cren con avanotti in tempura, hamburger di trota e panna acida, trota in padella con tarassaco); i ravioli agli scampi; i tortelli Ottocento ripieni di culatello, vitello e spinaci. Quest’anno ci ha commosso il baccalà mantecato servito con velo di pane croccante, ma anche lo strudel di ricotta affumicata e finferli con maialino della casa come antipasto; quindi la seppia al nero, le sarde in saor o la capasanta su crema di rapa e topinambur (solo 9 euro, e il “solo” è riferito ai fenomeni di altri luoghi che raddoppiano il costo del piatto con la stessa materia prima, ma senza ottenere il risultato di Riccardo). Con il medesimo rigore (a 8 euro) ecco gli gnocchi di patate e farro o la sontuosa zuppa di cipolle con blu di capra e crostone di pane (ma che buona!). Costa 9 euro la lasagnetta con i funghi del bosco. Ed è una festa.
Poi c’è un’offerta di “piatti unici” come le trippe alla parmigiana con la polenta (13 euro), la piovra in confit con patate e sedano di Rubbio (16 euro), la coscia di pollo arrostita con radicchio e patate croccanti (18 euro), accanto alla costoletta di manzo aromatica. Altri piatti saranno il timballo di quinoa o il riso integrale ai porcini.
Non vi basta? Allora tornate una seconda volta per assaggiare i fritti: crocchette di pollo, spiedini di ricciola e mandorle e frittolin veneziano. Con le patate croccanti serve anche tre hamburger fra cui l’Asiago Burger. C’è pure un menu bambini (gnocchi, maccheroni di pasta fresca all’uovo e faraona e patate, mica scherziamo!).
Ok ci siamo persi, mettendo in fondo la cosa più importante, per cui vi tocca tornare per la terza volta: i lievitati. La pasta è soffice come una nuvola, gli ingredienti di farcitura sono speciali (il pomodoro di Petrilli rende la Margherita speciale). Ricordiamo con desiderio la pizza con burrata e acciughe del Cantabrico, ma anche la pizza carciofi e speck, e ancora quella con Gorgonzola broccoli di Bassano e noci. L’orto di autunno è con vellutata di zucca, datterino essiccato e semi di zucca. Geniale! Fate seguire a 21 euro quella al radicchio e maialino con Asiago.
E infine, la quarta volta, tornate per giocare a creare il lievitato preferito. Riccardo mette a disposizione quattro tipi di basi (lievitato neutro, solo pomodoro, solo fior di latte e margherita) su cui puoi scegliere la combinazione con 30 ingredienti fra formaggi, salumi e ortaggi.
Di livello anche i dolci: su tutti, la millefoglie, che si taglia netta con un coltello, senza sbriciolare, il sorbetto di corniole, la torta Kinergy o il tiramisù in bicchiere. E sapete il costo? Dai 4,5 ai 6,5 euro. Grande sosta, sotto tutti i punti di vista.
P.s. Se scegliete di fare il viaggio. Prenotate una camera all’Hotel la Corte (Contrà Corte, 54 - tel. 0424502114), dal simpatico Roberto Astuni. E’ abbastanza vicino e anche qui vi sentirete a casa.