Sauvignon, Riesling e un grande Gewurtztraminer. In Alto Adige dove sta di casa la pulizia

Chi ama i vini imperfetti, i sentori animali, le sbavature, le disarmonie può smettere di leggere. Perché i vini della cantina Baron Di Pauli (Kallereistr. 12 - tel. 0471 963696) di Caldaro (BZ) sono un esempio ben riuscito della viticoltura altoatesina, che oggi più che mai è fatta di vivi armonici, profumati, calibrati, perfetti al punto da essere quasi spocchiosi (con tanto di bacchetta in mano a correggere colleghi di altre regioni vitivinicole).

La Tenuta è un big della produzione, con 300 ettari suddivisi tra Caldaro e Termeno. Alle spalle ha 300 anni di viticoltura e una medaglia da fornitori  della corte imperiale e reale d’Austria-Ungheria ma i loro prodotti arrivavano anche sulla tavola degli zar. Noi abbiamo assaggiato tre bianchi ultimi nati contraddistinti dall’uso dell’acciaio e, al massimo, un veloce passaggio in botte grande. Ed è stata un’esperienza. Caratteristiche generali, condivise tra tutti, la ricerca di un’estrema pulizia, di un’identificazione varietale immediata, di una distinzione netta dei profumi. Il naso è amplificato dall’acciaio, ma senza andare a briglia sciolta (siamo di fronte a due semi aromatici e un aromatico). In bocca è giusta acidità e sorso sapido quanto basta per invogliarne la beva.

Partiamo dal Riesling Dynamis 2016: sul taccuino le prime cose scritte (ed è un caso perché nella degustazione si parte sempre dal colore) è “salino” a sottolinearne la sapidità decisamente ben espressa in contrasto - netto - con un finale che è quasi abboccato. Insomma, si cercano gli estremi e il risultato c’è sicuramente. Al naso è un classico, con i profumi agrumati e la (leggera, in questo caso) nota di idrocarburi.

Poi il Sauvignon Kinesis 2016: paglierino scarico, al naso il microclima della zona si fa sentire con un’accelerazione sulle note fruttate, la sottile speziatura, le erbe aromatiche (la salvia) e l’immancabile impronta di bosso. In bocca anche in questo caso la sapidità, struttura e giusta acidità. Il Gewurtztraminer è lui, uno dei vini più promettenti, oggi e nel prossimo futuro. Al naso è avvolgente, con frutta matura, profumi floreali intensi, frutta secca. In bocca ha struttura e giusta sapidità. E’ un vino divertente negli abbinamenti con i piatti esotici, con il pesce che si combina con la frutta.

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