Una storica osteria, sulla provinciale del Turchino

Ci sono posti dove merita andare anche per un solo piatto. Baccicin du Caru (Mele – via Fado, 115 – tel. 010631804), lungo la provinciale del Turchino, a metà strada tra il Passo e l'abitato di Mele, è uno di questi. Il piatto, diciamolo subito, sono gli gnocchi di patate Quarantine col pesto preparato al mortaio. Perfetti, dallo gnocco della giusta consistenza e corretta cottura, al pesto realizzato con certosino rigore, saporoso ma equilibrato, con tutti i puntini sulle i. Ma sarebbe scorretto fermarsi qui. Perché Baccicin è sosta piacevole a tutto tondo. A partire dalla cantina, di grande competenza, che annovera molto Piemonte, ma anche vini del resto d'Italia e d'Europa (Francia, Spagna, Portogallo) con particolare attenzione ai vini naturali.

Quando chiedi la carta, Gianni Bruzzone, il titolare, oste di quarta generazione, ti porta nell'annessa cantina, a “respirare” tutta la sua passione. L'esterno è anonimo: una piccola insegna, in curva, senza parcheggio. Se non si è pratici, facile non trovarlo al primo colpo. L'interno è semplicissimo, due piccole salette, un poco claustrofobiche, apparecchiate da vera trattoria. Ai tavoli, una clientela di habituée e famiglie, che qui vengono per assaggiare i piatti tradizionali “della domenica”. Il menu è stringato, genovese d'entroterra, con tante materie prime – a cominciare dalla carne – di provenienza piemontese. Si comincia con l'antipasto misto, che comprende i salumi (galantina, pancetta, testa in cassetta) e torte salate come la torta pasqualina e il flan di micci (varietà di cavolo di cui si usa la radice) con crema al Castelmagno. Tra i primi, loro, gli gnocchi di patate Quarantine al pesto fatto al mortaio. Oppure, i buoni ravioli al sugo di carne (“au tuccu”) o i taglierini al sugo di funghi. Tra i secondi, spicca un esemplare coniglio alla ligure, il buon asado di fassone piemontese al forno e le inappuntabili trippe accomodate alla genovese. Si chiude con burrosi canestrelli con coppa di Moscato d'Asti, il duetto di semifreddo al torrone e all'amaretto o un nostalgico gelato alla nocciola con il Ratafià.
Da antipasto a dolce fanno poco più di 25 euro, a cui aggiungere buone bottiglie dai 10 euro in su.

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