Oggi su Avvenire Paolo Massobrio difende le botteghe alimentari d'Italia attraverso la stesura di un manifesto

Nell'articolo di Avvenire di oggi ho parlato delle botteghe storiche delle città che ogni giorno chiudono i battenti. Il loro peggior nemico oggi non è più la grande distribuzione, ma l'e-commerce.

In difesa delle botteghe alimentari italiane, con l'aiuto di Guido Porrati, il “bottegaio” di Rapallo, ho steso un manifesto che sarà firmato a Milano il 28 ottobre a Golosaria, per dire che dietro a un negozio non c’è solo una mera attività di compravendita, ma ci sono conoscenza e professionalità, che vanno salvaguardate.

Le prima parola del manifesto che salta all’occhio è “distinzione”, per cui solo chi si distingue può sopravvivere. Come? Ricercando i produttori di prossimità e facendo rete per "raccontare" un territorio e attirare così persone anche da lontano. Il bottegaio poi è maestro di accoglienza, comunicatore, creatore di un luogo dinamico che scommette sulla personalizzazione dell’offerta. Sarebbe pertanto auspicabile che istituzioni e associazioni di categoria si unissero per realizzare un progetto a sostegno del commercio a difesa di un settore che altrimenti rischia l'agonia.

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