Il locale storico di Asti guidato oggi dal nuovo giovane chef Massimiliano Careri

Non c’e più Pina col suo sorriso, non ci sono più i Fassi, che hanno avviato questo locale ad Asti in anni gloriosi. Però le scritte sui muri con i detti piemontesi ci sono ancora e all’ingresso svetta quel “pian pian pien pien” che ci fa sempre sorridere.

Il cuoco che ha ereditato questa felice avventura, giovane e decisamente preparato, si chiama Massimiliano Careri; la selezione dei vini eccellente, con i nomi astigiani in pole position ma anche etichette non consuete del resto dell’Italia, vengono proposti in sala dal bravo Vince Nuevo. L’ambiente del Gener Neuv, al secondo piano del punto Eataly della città, in centro, vicino al teatro è quanto di più elegante e riposante: tre ambienti con pochi tavoli ciascuno, per vivere momenti di serenità. Dalla carta, in stagione, non mancano mai proposte al tartufo.

Intrigante l’entrée che offrono, con quattro assaggini di astigianità: carne cruda, vitello tonnato, cotechino con lenticchie, panissa. Poi la carta da cui noi abbiamo preso gli ottimi cardi gobbi di Nizza con salsa di topinambur e croccante di tacchinella e foie gras e poi la zuppetta di gamberi con crema di cannellini e fieno di cavolo rosso. Curioso il capitone leggermente marinato all’aceto di moscato d’Asti.
Fra i primi: risotto ai cuori di carciofi, castelmagno, animella caramellata e carciofo croccante; lasagnette al nero di seppia con guazzetto di mare. Ottimi i ravioli di Enkir con seirass, zucca e amaretti di Mombaruzzo, davvero ben equilibrati e gli immancabili agnolotti dal "Plin" al burro e salvia.
Carne e pesce fra i secondi, con porzioni soddisfacenti: calamari con purea di ceci, croccanti di nero di seppia e schiuma di rosmarino; piccione disossato al miele di castagno e aceto di Barolo (buono, soddisfacente) ma anche maialino da latte in lenta cottura croccante, albicocche passite, pepe e bacche di ginepro; guanciotto di vitello in lenta cottura; finanziera al Marsala e aceto di mele.
Eccellenti i dolci che portano al secondo più, meritatissimo: barattolo con mousse di mascarpone, crumble alle nocciole e lamponi; zabaglione al moscato passito con frollini al burro Lingotto al cioccolato fondente con gelato al caramello.

Una bella cena, che ha tenuto alto il livello. Ne siamo felici!

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