Il bianco dell'Alto Adige frutto di un ecosistema dove terra, rocce e altitudine hanno un ruolo importante. Poi c'è il tempo, pronto a creare una storia nella storia

  1. Gewürztraminer 2019 Strasserhof
  2. Köfelgut Vermoy Mitterberg
  3. Gewürztraminer Kleinstein 2019 Cantina di Bolzano
  4. Gewürztraminer Lyra 2018 Nals Margreid 
  5. Gewürztraminer Vigna Kastelaz 2018 Elena Walch
  6. Gewürztraminer Nussbaumer 2018 Cantina Tramin

L'Alto Adige è un ecosistema raccolto che riesce, però, in un raggio ristretto di chilometri, a mettere in gioco un'ampia varietà di terreni e paesaggi vitivinicoli diversi. Passiamo infatti da un'altitudine di 200 metri ad oltre mille, cambia l'esposizione, il clima e la formazione geologica sottostante. Si spazia dal porfido vulcanico alla roccia metamorfica di quarzo e mica, dal terreno calcareo o dolomitico alle marne. Muta anche il paesaggio umano: la storia dell'AltoAdige è quella di piccoli produttori, sparsi in diversi masi, che per poter sopravvivere hanno dato vita - in molti casi - a uno dei più interessanti esperimenti cooperativi d'Europa. Oggi questa estrema parcellizzazione, un tempo considerata un difetto, è diventata potenzialità ben espressa anche dalla menzione “vigna”: attualmente ne sono riconosciute 40, con una superficie totale di circa 60 ettari.


Un ecosistema fragile che il Consorzio Tutela Vini dell’Alto Adige vuole preservare puntando sulla sostenibilità secondo un'Agenda articolata in cinque pillar con interventi che riguardano il suolo, i vigneti, il vino, il territorio e la società.
La sfida è quanto più possibile mantenere inalterata questa biodiversità che è anzitutto una ricchezza di vini e vitigni, dove il Gewürztraminer rappresenta una storia a sé stante, in cui terreno e tempo si intrecciano perché - possiamo anticiparlo subito - stiamo parlando di un vino che ha bisogno del suo tempo, per raggiungere un equilibrio che pochi altri possono vantare.
Eccolo raccontato attraverso sei grandi assaggi:

Gewürztraminer 2019 Strasserhof

01-Strasserhof.jpgQui siamo nella zona della valle Isarco per l'assaggio di un vino capace di caratterizzarsi al naso per una vera e propria esplosione di profumi: banana, fiori di arancio, sentori tropicali. In bocca l'acidità percorre tutto il corpo, quasi prepotente: siamo di fronte a un vino che ha grandi carte da giocare, ma è ancora troppo giovane. C'è però già una sapidità che troveremo preziosa in tutti i campioni.
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Köfelgut Vermoy Mitterberg

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Si tratta di una cuvèe delle annate 2018 e 2019. Al naso spiccano le note di miele e di rosa caramellata, accompagnate da un piacevole sentore agrumato. In bocca c'è equilibrio, sempre con una buona sapidità che insieme all'acidità tagliente riesce a dare una bella complessità.
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Gewürztraminer Kleinstein 2019 Cantina di Bolzano

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Rappresenta per certi versi il vino che ci aspetteremmo di trovare quando pensiamo a questo vitigno, con un naso aromatico e floreale. In bocca ha già equilibrio, la giusta sapidità ma - lo sappiamo - può ancora andare oltre.
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Gewürztraminer Lyra 2018 Nals Margreid 

04-margreid.jpgSi tratta di un vino che ha già la stilistica della montagna alto atesina che punta a sviluppare la parte floreale al naso, con fiori di garofano, gelsomino, per poi spaziare su papaya e frutto della passione con interessanti note di pietra focaia. In bocca è quello che stavamo aspettando: pieno, suadente, armonico. Un grande bicchiere.

Gewürztraminer Vigna Kastelaz 2018 Elena Walch

05-walch.jpgLa menzione della vigna ci indica che le uve provengono dallo stesso vigneto, che è un fantastico appezzamento terrazzato con esposizione completamente a sud. Il vino è grande, grandissimo. Al naso è più discreto rispetto agli altri campioni, con una nota di idrocarburi che lo ingentilisce. In bocca è la finezza, la sapidità è contenuta, l'acidità perfetta. Il sorso avvolge come seta per allungarsi poi sul finale.
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Gewürztraminer Nussbaumer 2018 Cantina Tramin

06-tramin.jpgLo abbiamo premiato come Top Hundred nel 2011. Dieci anni dopo sottoscriveremmo di nuovo questo premio. Perché anche in questo caso si tratta di un grande vino, al naso profondo, che ai frutti esotici riesce ad affiancare le erbe aromatiche. In bocca è pieno, equilibrato, complesso come un broccato.
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C'è una vecchia battuta che etichetta il Gewürztraminer come "vino da donne". Vero, perché le donne hanno da sempre un'innata capacità nel riconoscere le stoffe migliori. E il Gewürztraminer, quando è un grande Gewürztraminer, rappresenta appieno il significato di stoffa riferita al vino. Se è per questo, allora sì - confermiamo - è un vino da donne.  

(Foto di apertura  di Tiberio Sorvillo / Consorzio Tutela Vini Alto Adige)

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