Una tavola di pesce somma, in una delle più belle città d’Italia

Visitare quelle che son considerate le città più affascinanti del mondo, fa capire quanto è bella la nostra Italia. Mia figlia Monica si muove a New York come fosse in un paese. Marco Giacomo Massobrio, figlio di Paolo e Silvana, e mio “figlioccio”, si lancia in un’avventura a Londra senza alcun timore. Noi genitori cogliamo la sfida dell’oggi che viene dai figli che ci ricordano che l’orizzonte è il mondo. Ma fieri della nostra identità, diciamo che noi italiani abbiamo tanto da dire e da dare al resto del pianeta. Con Mario Calabresi, in questi giorni in libreria con la sua nuova fatica editoriale, “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”, ci ribelliamo a «chi ripete che abbiamo una sola possibilità: la resa». Tra le tante «persone che fanno, che silenziosamente costruiscono, ma che  nessuno racconta perché non in sintonia con lo spirito dei tempi perchè mettono in discussione il sacro mantra del catastrofismo» Giorgio Cazzaniga e Claudia Brunelli, titolari del ristorante Arti (via Previtali 5/7 – tel. 035252020) a Bergamo. Si lascia l’auto nel comodo parcheggio riservato all’interno del cortile del condominio che ospita il locale. Una volta all’interno ci si accomoda nella bella sala, di affascinante eleganza, ai tavoli apparecchiati in modo curato. Giorgio è un grande professionista di sala, e oltre a seguirvi con impeccabile serietà, se amate il vino, vi sorprenderà, condividendo con voi la sua immensa passione, suggerendovi ogni volta una bottiglia inaspettata, da lui scoperta nel suo continuo lavoro di ricerca. Pronti a “salpare”? E allora via in “mare” aperto, con i piatti di Claudia (e dell’ottimo Luca Ghisalberti), con antipasti che vi conquisteranno subito con il gusto di leccornie come la passatina di patate e barbabietola con polpettina di branzino arrostito, come il tonno con schiacciata al rosmarino o come la geniale patata caprino e uova di trota, o ancora con l’eccellenza di ostriche strepitose, la bontà di King crab sale e pepe e della piovra arrostita alghe wakame, o della somma ricciola gratinata arancia e pistacchi su salsa di peperoni rossi. Poi di primo avanti con tortino di orzo con gamberi viola di Sicilia o con paccheri con gallinella. Guai saltare i secondi, tra cui brillano l’angelico e soave fritto di mare (con anche le formidabili schie!) e verdure ed il grande baccalà alla vicentina. Chiuderete una sosta memorabile con piccola tarte tatin con gelato al latte ridotto o con uno dei buonissimi sorbetti (che buono quello al geranio!). Questo ristorante – il migliore di Bergamo, sfuggito non si sa come alla Michelin (e sarebbe da stella!) –, parteciperà a www.trentacinqueuro.it , la bella iniziativa che dal 15 gennaio sfiderà la crisi, invitando la clientela a non rinunciare al gusto, offrendo la possibilità di essere in alcuni dei locali più interessanti della città e della provincia, gustando un menu a 35 euro. Un modo intelligente di fare squadra, nel segno della qualità, guardando a Expo2015. 

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