Nel nuovo locale di Alessandro Giai Miniet e Laura D’Aprile uno spaccato dell’evoluzione in atto nella gastronomia del capoluogo sabaudo

Periodo di grandi trasformazioni e di grandi novità nel mondo della ristorazione torinese. Canavacciuolo Bistrot ha appena aperto alla Gran madre e per la cena le prenotazioni vanno alla metà di ottobre; al Piano 35 l'addio di Ivan Milani prelude ad altri cambiamenti; al Dadò è approdato Pierluigi Consonni dal Vintage e si è sempre in attesa dello sbarco a Torino di Christian e Manuel da Vercelli. Il mondo gastronomico è infine in trepidante attesa dell'apertura del ristorante Lavazza alla Nuvola ideato da Ferran Adrià e diretto dall'interessantissimo giovane Federico Zanasi, ma noi vogliamo parlare di un'altra nuova apertura, forse meno clamorosa e di grido ma che, a nostro avviso, nel tempo farà parlare molto di sè. Alessandro Giai Miniet e la preziosa compagna Laura D'Aprile, dal ristorante della Sacra di San Michele, dove avevano già avuto importanti riconoscimenti, sono scesi in città e, nei locali dell’ex Vò (ristorante già coronato) che aveva chiuso la sua esperienza da tempo, hanno aperto il loro nuovo ristorante: il Settesì (via Andrea Provana, 3/B - tel. 334 333 0101).

Il locale è stato rinnovato in stile moderno e si presenta luminoso e fresco e qualche ulteriore miglioramento è già programmato. La cucina è a vista e l'accoglienza segue la bella tradizione ritrovata in valle. Lo stile di cucina innovativo e fresco ma pieno di armoniose combinazioni, la variazione intelligente di piatti della tradizione che erano il cavallo di battaglia di Alessandro alla Sacra continuano ad essere le scelte fondamentali anche a Torino e ci aspettiamo nel nuove interessanti interpretazioni.

Per il momento ci fermiamo al presente che offre un menu degustazione di quattro portate a 40 euro ed una carta con 4 antipasti (dai 10 ai 12 euro), con 3 primi piatti (12-14 EURO), con 3 secondi (15 euro) e 4 dolci (7 euro) oltre una degustazione di formaggi (3pz./6pz./9pz. a eu 6,9,12). Noi abbiamo scelto il menu degustazione che ci è apparso abbastanza rappresentativo della proposta dello chef. L’antipasto è stato preceduto da un’ ostrica dell'Atlantico e da un vitello tonnato e prevedeva la "Viola" cioè gambero viola marinato nella violetta con purè di patate e fonduta di blu; quindi frittura d'uova in camiciola, ravioli di porcini e basilico, ombrina e verdure alla mugnaia (ma due di noi senza difficoltà alcuna lo ha sostituito con il Secreto di maialino iberico con spinacino). Come dessert  è stato servito Chibaut con fragole e frutti di bosco, ma anche in questo caso la sostituzione con un altrettanto deliziosa e particolare Mousse di cioccolato e salsa inglese è stata effettuata senza problemi di sorta.

Tutto ottimo, cucina apparentemente semplice ma di grande raffinatezza, sensibilità e ricca di accostamenti di felice intuizione. Non ci vogliamo troppo sbilanciare ma siamo forse in presenza di uno chef di grande avvenire e - dobbiamo sottolinearlo -  di un cuoco con cui riesci a scambiare qualche chiacchera solo quando ha chiuso la cucina perché lui in cucina ci staziona davvero tutta la sera e cucina ininterrotamente (bonus) fino alla fine. Addirittura la serata della nostra prova non aveva alcun aiutante ed il locale pur piccolo era pieno. Un esempio di serietà, umiltà ed impegno che si coglie nei piatti assieme alla sua indiscutibile maestria.

Il menu non è ancora vastissimo e la carta dei vini, già molto interessante, può migliorare (abbiamo pasteggiato con un Herzu di Germano a 25 euro) ma il locale si colloca nella ristretta cerchia dei migliori locali torinesi sia per la qualità sia per il prezzo decisamente contenuto. Se poi aggiungiamo che il locale intimo, circa 30 coperti, e raccolto e l'accoglienza di grande cordialità ti fanno sentire quasi in famiglia, non si può prescindere da un Contento++ con la tentazione di passare al radioso, ma lascio ad una ulteriore visita la conferma di questo secondo giudizio. Fino ad ottobre Alessandro e Laura terranno ancora aperto nei fine settimana il ristorante alla Sacra, poi saranno solo presenti solo a Torino.

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