Diciotto erbe officinali, quattro spezie e una bacca per questo amaro originale, ideale come aperitivo, digestivo e interessante nella mixology

Nel corso dei secoli, i monaci sono stati gli unici grandi conoscitori di erbe officinali e le loro ricette sono state tramandate nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri. E proprio in uno dei più affascinanti complessi monastici cistercensi del nostro Paese, la Certosa di Pavia, fatta innalzare da Gian Galeazzo Visconti nel 1396, questa antichissima tradizione ha ripreso vita grazie ad una start-up di quattro giovani imprenditori del luogo: Giorgio Giussani (dottore commercialista), Gabriele Scarparo (titolare della Trattoria Ressi di Pavia), Matteo Magani (igienista dentale) e Matteo Valisi (tecnico farmaceutico). Il loro Amaro Carthusia è infatti il frutto di un approfondito lavoro di ricerca anche filologica, che ha visto nell'opera seicentesca “L'Arte dello Speziale” del monaco francescano Francesco Sirena, considerato dagli studiosi il primo vero manuale di tecnica farmaceutica italiano, il maggior testo ispiratore della loro creazione.
amaro-carthusia-fondo-bianco.jpgRiproponendo le antiche metodologie di preparazione, i quattro amici sopra citati, hanno realizzato un amaro originale ottenuto dall'infusione a freddo di ben diciotto erbe officinaliquattro spezie e una bacca, rigorosamente torchiate a mano una ad una. Non volendo rivelare la ricetta completa, citiamo tra queste, l'anice stellato, l'ortica, la melissa, l'artemisia e il ginepro. Al vostro palato e olfatto il compito di scoprire le altre. Quindi, si assiste alla loro macerazione per circa due mesi, e infine all'affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
amaro-carthusia-bella.jpgHa una gradazione inferiore rispetto agli altri amari in commercio, e rivela piacevolissimi sentori balsamici. Si rende ideale sia come aperitivo che come digestivo a fine pasto. Risulta interessante anche nella mixology come variabile della Tequila, del Negroni e del Milano-Torino (è stato ribattezzato Milano-Certosa).

Ma loro non si fermano certamente qui. Ora stanno studiando per realizzare un liquore con l'azzeruolo, noto anche come lazzeruolo, un albero da frutto tipico delle nostra tradizione rurale. I suoi piccoli e agrodolci frutti sono chiamati “azzeruole” e somigliano molto a una mela in miniatura. Già nel Rinascimento le azzeruole erano molto amate per il loro particolare aroma e il tipico sapore dolce-acidulo. Oltre che quale ingrediente base del nuovo distillato, si punta anche ad una sua rivalorizzazione in campo aperto. 

L'Amaro Carthusia lo potrete acquistare nel loro shop-online https://www.amarocarthusia.it/emporio/, oppure recandovi alla storica Trattoria Ressi di Pavia (via Adeodato Ressi 8)
 

Amaro Carthusia

Druidi S.r.l.
Certosa di Pavia (PV)
via Berlinguer, 3
tel. 339 3373165‬
info@amarocarthusia.it

 

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