A Silvi Marina, l’esaltazione dei crudi di mare

Freschezza assoluta al ristorante ALUSEA con vini naturali

Cercate la Marina di Silvi, e poi l’indirizzo di questo ristorante bomboniera dotato di un ampio dehor sulla piazza che guarda il mare.

Qui si viene per l'eccellente pescato freschissimo del litorale teramano, trattato con estrema bravura dalla giovane chef Anna d’Agostino, che, mossa da sincera passione e curiosità, cura personalmente anche una carta dei vini mai banale e con chicche introvabili altrove a queste latitudini (le bollicine di Nicola Gatta o di Baruffaldi solo per fare due nomi).

Ma c’è anche un altro valore aggiunto che cogli all’istante, quello di un’intera famiglia al servizio della causa. A partire da suo padre, il patron, al secolo Gennaro D’Agostino, uomo di mare austero ed elegante, presenza rassicurante e dotta in sala, insieme a sua moglie Antonietta. Come conosce lui il pesce ci sono pochi in Italia, ci assicura ’Nduccio, il mitico cantautore abruzzese che ci ha segnalato questa chicca.

La location è intima, luminosa e di design, situata, come dicevamo, a poche decine di metri dalle spiagge di Silvi Marina, la “Perla dell’Adriatico” di dannunziana memoria, in un tranquillo (ad inizio giugno) contesto residenziale di recente costruzione.
I crudi di mare, che compongono gli antipasti freddi e caldi, sono il piatto imperdibile. Un trionfo di sapori, aromi e colori che esaltano sul serio i cinque sensi.

Si parte con il crudo di scampi su crema di cocco, lime e citronella e a seguire la tartare di tonno e cialda di riso e quella di triglia con rapa rossa e timo; quindi, carpaccio di spigola pepe rosa, sale maldon, pistacchio di Bronte; carpaccio di ricciola lime e sale nero e carpaccio di baccalà con vinaigrette di senape e miele, pomodori secchi e basilico; poi, tagliatella di crudo di seppia con cipolla marinata, peperone crusco (ferfellone) e sale maldon affumicato; si chiude col plateau: scampo, gambero rosso, ostrica, passion fruit con gamberi bianchi e ricci di mare. E deliziose saranno anche le ostriche (euro 2,50 cadauna).
crudo misto.jpg Si passa così al un altro tris: insalatina di seppia con gamberi al vapore; polpo scottato con la nostra giardiniera, e scampo e mazzancolle sbollentati alla catalana.
Per chiudere con la ricca proposta dei caldi: seppiolina grigliata con peperoni arrosto; rotolino di zucchine e merluzzo su crema di zucchine e menta; sgombro marinato al miso e dragoncello con indivia belga; coda di rana pescatrice. La selezione completa delle tre proposte citate costa - ed io aggiungerei, appena - € 45.
Quindi, alla carta, la solida proposta dei primi piatti con la pasta fatta a mano (€ 15) dove la scelta spazia dalla chitarrina al nero di seppia, risotto o dei ghiotti gnocchi alla marinara.
Ma che buona anche pasta all’uovo con farina di grano solina e scampi sgusciati. In alternativa il pacchero al sugo di rana pescatrice.
Si prosegue poi con un’eccezionale frittura di paranza (€ 15), ricca anche di verdure, dove la fragranza e la leggerezza della frittura saranno esemplari.
Quindi tonno scottato e verdure al forno (€ 20), e naturalmente il pescato fresco del giorno (€ 50 al kg).

A chiudere, “pescando” anche tra i dolci (€ 5): sorbetto del capitano con frutti rossi, tagliata di frutta fresca, tiramisù e millefoglie.

Ci si congeda con la sensazione che quella ventina di metri che separano il mare dal locale, non siano mai stati, in realtà, così vicini.