Tre giovani hanno scelto la via della distinzione proponendo pizze d’autore con farine del Mulino Quaglia, ed è già successo

Tre amici. Un progetto, fare in un piccolo paese una pizzeria gourmet. Una sfida, non subentrare nell’attività già avviata del padre di uno dei tre, per rischiare la via della distinzione, nel segno del gusto. È la storia, entusiasmante, di un trio affiatato, che legato da amicizia fin da bambini, ha scelto di avviare un’attività, Da Sobb (viale Rimembranze 17 – tel. 0363326067) a Casirate d’Adda (Bg), mettendo insieme le differenti professionalità.

A Roberto Cicalesi, sebbene sia cresciuto nella pizzeria di famiglia ad Arzago, seguendo i corsi seguiti all’Università della Pizza del Mulino Quaglia, ascoltando le lezioni anche del nostro Paolo Massobrio, si è aperto un mondo nuovo, affascinante, fatto di impasti, farine nobili come la Petra, lievito madre e biga, lievitazioni, farciture con ingredienti d’eccellenza. Morale, con coraggio, invece di percorrere la strada più semplice dell’affiancare il padre, ha abbracciato la filosofia della Nuova Pizza Italiana, quel percorso che sta restituendo dignità al prodotto principe del nostro gusto, che è la pizza.

A condividere con lui questa sfida, Andrea Rossetti, cuoco, perché qui le pizze son “piatti d’autore”, e richiedono ricerca sulle farciture e sulle cotture e il menu si completa con altre proposte che devono essere all’altezza. E Gregorio Pesenti, in sala, a presentare con competenza filosofia e composizione di ogni proposta della cucina, e ad assicurare i giusti abbinamenti sia con birre artigianali sia con vini di una bella selezione.

Il risultato? Sotto gli occhi di papà Tullio che, quando finisce il suo servizio, ogni tanto fa capolino, sorpreso, ma ovviamente contento, che qui sia già successo, uno spettacolo. Bello il locale, studiato con un architetto con linee di design, per solo una quarantina di coperti, a dire della cura sartoriale che qui si vuole riservare alla clientela. Una goduria le pizze. Le top? In menu, alla voce “Scrocchiarella”, croccante, leggera e imbottita, una goduria “La Mortazza”, con mortadella crema di Asiago Dop e insalatina, o “Vegetariana”, con sole verdure e stracciatella. Alla voce “Nuvola”, alta, soffice e crosta sottile, a tutta gola “L’acciuga del Cantabrico”, con acciughe, stracciatella, cappero di Pantelleria pomodoro datterino candito e origano, o “La carbonara” con crema di cacio e pepe guanciale croccante e uovo.

E ancora “La Gourmet”, con chicche come “La battuta di manzo”, con guarnitura secondo l’estro dello chef, piuttosto che “La classica” o “Le alternative”. In alternativa taglieri, insalate, o piatti preparati con lo chef. I tre giovani sono in gamba. E hanno talento. Faranno strada!

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